Nuovo appuntamento con la nostra rubrica dove intervistiamo i nostri lettori: l’ospite di oggi è Patrizio Bussetti.

Patrizio, classe 1956, ha la passione per la fotografia, in particolare per il Fotoritratto e la Street Photography.

Qui, ci racconta il suo approccio al mondo fotografico ed i suoi prossimi progetti.

Quale è il tuo genere fotografico preferito?

inizio con il dire che non mi reputo un Fotografo Professionista dato che non traggo proventi per vivere da questa mia professione.

Giustamente vi chiederete se sono un folle, in realtà fare una Fotografia richiede professionalità per non cadere nel banale, serietà a garanzia di chi si sottopone ad essere ripreso, sia esso/a sul set che all’esterno. 

Il mio genere preferito è il Foto Ritratto.

Così, sei testimone di un passato, di un presente e di un futuro, mentre quando non ho soggetti da riprendere mi dedico alla Street Photography

Quale è il tuo primo ricordo legato alla fotografia?

Ricoh 500 G - Analogica Telemetro

Senza ombra di dubbio la lampada a luce rossa e con essa il particolare odore dell’acido con cui mio fratello Lanfranco, più grande di me, sviluppava i negativi nel suo laboratorio ritagliato in un sottoscala di casa. 

In seguito dovetti prestare servizio militare.

Fu l’occasione per iniziare, mi fu regalata da mio fratello una Fotocamera a TelemetroRICOH 500 G” che tuttora è funzionante e custodisco gelosamente.

C’è un artista che ritieni fondamentale nel tuo percorso?

Certamente e anche più di uno, specie quando si cerca di far proprio uno stile e lo si vuol perfezionare.

Spesso vengo ispirato dalle immagini in BW contenute in ” GENESI” di Sebastiao Salgado, o anche nelle immagini dei nudi di Helmut Newton, mai volgari come spesso accade al giorno d’oggi.

Non posso esimermi da citare Moustafa SabbaghIn Onore del Nero” e spendo volentieri due parole alla regina della street photography “Vivian Maier”.

Quale è la fotografia iconica che avresti voluto realizzare?

Certamente molte ma ciò comporterebbe essere onnipresenti nel mondo intero.

Una in particolare c’è e che ho anche realizzato ma che non mi è stato consentito pubblicarla per mancanza della liberatoria rilasciata dal soggetto ripreso, un famoso ballerino di danza moderna.

L’immagine del “cogli l’attimo fuggente” espressione del grande Henry Cartier Bresson, realizzata dal non meno celebre “Richard Avedon“.

L’immagine immortala un elegante signore intento con ombrello alla mano a saltare giù dal marciapiede e superare una buca piena d’acqua, con alle spalle la “Tour Eiffel”.

P. Bussetti - Imit. Franco Fontana

Parlaci del tuo scatto che ti ha dato maggiore soddisfazione.

Senza ombra di dubbio, è lo scatto “Proibito” posso dirlo? 

Beh quello di cui vi parlavo nella precedente domanda.

Si può paragonare a “La mela Proibita“, ecco non poter ricevere critiche costruttive o complimenti vanifica il tuo sforzo, il tuo esser professionale e non di meno la tua creatività.

Si può emulare un grande fotografo senza incorrere nel plagio ma per fare questo ci vuole estro, fantasia.

Realizzare quello scatto è stato per me come ricongiungere tre epoche.

Perché è stato come scattare una foto alla celebre “Mary Poppins”, la donna che vola con l’ombrello, “R. Avedon” ne è stato l’ideatore al maschile in epoche più recenti ed io in tempi attuali.

Peccato!

Parlaci un po’ della tua attrezzatura!

P. Bussetti - Coppa Frascatana

La mia attuale attrezzatura posso considerarla definitiva dopo aver subito svariate metamorfosi dovute alla ricerca del genere fotografico che più mi intrigava.

Spaziavo dall’astrofotografia alla fotografia Macro di fiori, poi aracnidi, e infine avifauna con adeguamento di ottiche specifiche e meno adatte ma con discreti e poco entusiasmanti risultati.

Un giorno decisi  di partecipare ad uno shooting di fotoritratto e fu amore a prima vista.

Frequentai due corsi presso “I.S.C.F.”, Istituto Superiore Di Fotografia e Comunicazione Integrata, poi iniziai gradualmente a sostituire fotocamera e ottiche.

Ad oggi possiedo una Sony FF 33Mpx con ottica 70/200 F/2.8 ed una MF Fujifilm GFX 50R con relative ottiche 45-100 F/4.0 e 100-200 F/4.0 che uso prevalentemente in studio o particolari riprese paesaggistiche.

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto o esiste un progetto che vorresti realizzare?

Posso affermare che di sogni nel cassetto ancora da realizzare ne sono rimasti ben pochi.

Alla mia età si deve fare i conti con il tempo che scorre inesorabile e con le vicende che la vita ci pone dinanzi quotidianamente. 

Mi piacerebbe moltissimo realizzare un libro fotografico contenente i miei migliori scatti e, perché no, una mostra personale magari.

Potrei raccogliere, così, dei fondi da devolvere in beneficienza.


Patrizio Bussetti - I AM - Selfportrait

Puoi trovare Patrizio Bussetti su:

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Sei un fotografo, professionista, aspirante o amatoriale, e vorresti essere il protagonista della prossima intervista?

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