In questo articolo voglio parlare di una macchina uscita da pochissimo, la Canon EOS R7, la prima mirrorless APS-C con attacco RF.
Te ne avevamo parlato in precedenza con un articolo di presentazione che puoi recuperare qui.
Può montare quindi gli obiettivi Full Frame RF e i nuovi obiettivi RF-S dedicati appunto al formato APS-C.
Si può intuibilmente affermare che la R7 va a sostituire la mitica Canon 7D Mark 2, una Reflex utilizzata tantissimo nella fotografia sportiva e nella caccia fotografica.
Questo perché sulla focale installata si applica il fattore di moltiplicazione pari a 1.6 e quindi un 400mm montato su questa camera equivale ad un 640mm.
Canon dichiara che il sensore di questa EOS R7, nonostante non sia Stacked retroilluminato, fornisce ottime prestazioni.
Un riconoscimento ed un Tracking più evoluto, un’ampia gamma dinamica, un’elevata sensibilità di -5/-6EV e molto altro: andiamo a vedere se è vero.
Come si presenta la Canon EOS R7?
Il corpo si presenta ben assemblato grazie anche ai materiali pregiati come la lega di magnesio; la struttura restituisce un ottimo Family Feeling tipico di Canon.
Quindi chi ha già una mirrorless del Brand si troverà sicuramente come “a casa”.
L’impugnatura è estremamente profonda ed il corpo molto leggero per il massimo dell’ergonomia e della maneggevolezza.
Per quanto riguarda le porte e gli ingressi sono al gran completo, magari avrei preferito un HDMI Mild e non Micro per dare un maggior senso di robustezza.
La batteria ha dato una buona prova: direi che almeno 700/800 scatti si riescono a fare comodamente.
Ho apprezzato molto anche il touch del Display completamente orientabile: incredibilmente fluido, sembra di utilizzare uno smartphone di ultima generazione.
Canon, inoltre, dichiara la R7 come una macchina con corpo tropicalizzato, quindi resistente a polvere e umidità.
Ciò che, invece, non mi è piaciuto molto è l’innesto in plastica degli obiettivi RF-S: una macchina del genere merita sicuramente di meglio.
Test del sensore della Canon R7:
Solita precisazione prima di partire con i test: ho disattivato qualsiasi tipologia di correzione in camera e ora andiamo a vedere il suo comportamento ad alti ISO.
Ho iniziato facendo un primo scatto a 1600 ISO e l’immagine risulta leggermente rumorosa ma ancora perfettamente utilizzabile.
A 3200 ISO il rumore è ancora gestibile ma molto evidente; il limite massimo lo incontriamo sui 6400 ISO: si può ancora correggere ma rischiamo di perdere troppi dettagli.
In condizioni di bassa luminosità ambientale, invece, già a 3200 ISO sono necessari pesanti interventi di correzione, per cui diciamo che rappresenta il limite.
Passiamo adesso a valutare la gamma dinamica: ho fatto uno scatto con un’esposizione corretta, successivamente sono andato a scattare sovraesponendo e sottoesponendo per poi recuperare in post produzione.
In sovraesposizione di due stop ho notato che perde praticamente qualsiasi informazione quindi direi che recupera uno stop, uno stop e mezzo.
In sottoesposizione, invece, recupera benissimo anche tre o quattro stop.
Quindi direi che il comportamento nella sottoesposizione è ottimo, mentre in sovraesposizione è appena sufficiente.
Successivamente ho valutato l’ISO invarianza del sensore della Canon EOS R7.
Questo rappresenta la capacità di restituire file equivalenti tra una foto schiarita in post produzione oppure una scattata ad un valore ISO più elevato.
Posso affermare che è un sensore ISO invariante: tiene perfettamente tre/quattro stop di sottoesposizione.
Per quanto riguarda la stabilizzazione, sono rimasto molto sorpreso: l’ho utilizzata con il 18-150mm RF-S alla massima lunghezza focale.
Sono partito con un tempo di sicurezza, ricordandoti che un 150mm su formato APS-C equivale ad un 240mm, e ho aumentato di uno stop alla volta i tempi di scatto.
Con la mia stabilità, ha tenuto perfettamente fino a 5 stop, a 6 invece sono fuori range; per avere un’idea di ciò qui sotto puoi osservare la differenza tra uno scatto stabilizzato ed uno no.
Ottima prova anche lato autofocus e Tracking dei soggetti; lato video conferma quanto detto finora.
Anzi, grazie alle curve logaritmiche, tra cui anche il Canon Log3, la gamma dinamica si amplia ulteriormente.
Conclusioni:
Dopo aver svolto questi test non posso che confermare quanto detto finora.
Sicuramente si dovrà fare particolare attenzione sulle alte luci senza andare a spingere troppo su valori ISO elevati.
L’autofocus ed il tracciamento dei soggetti sono, senza ombra di dubbio, veramente ottimi; per alcuni sensi superiori anche alle Canon EOS R più blasonate.
Chi ha già una Canon EOS R5 o R6 può utilizzarla come seconda camera: grazie al suo fattore di moltiplicazione di 1.6 è l’ideale nella caccia fotografica e nella fotografia sportiva.
In questa maniera puoi sfruttare la piena compatibilità con gli obiettivi RF, oltre gli RF-S, ma anche con gli EF grazie all’anello adattatore incluso nella confezione.
Tu hai avuto modo di provare la Canon EOS R7? Raccontaci nei commenti che impressioni ti sei fatto!
DOVE COMPRARE:
Ho acquistato la r7 da ollo store, direi che è una fotocamera che da ‘ grandi soddisfazioni pero è troppo lenta nel collegamento allo smartphone e la ho provata con più di uno, i tempi sono stati dai 7 ai 10 minuti
Spiegati, che tipo di collegamento? Ho anche io provato a collegarla al cellulare, iPhone, è il collegamento via cavo (avendo seguito tutte le indicazioni di Canon) e non sono riuscito nell’impresa. Via BT e WiFi sembra funzionare.
Grazie,
Roberto
Ciao Roberto, giusto per capire meglio, sfruttando l’applicazione Canon Camera Connect via BT e WiFi riesci a collegarti mentre con cavo no? Hai già dato un occhio qui? https://cam.start.canon/it/C005/manual/html/UG-10_Reference_0110.html