In questo articolo approfondiamo lo scatto Amazon, 2016, di Andreas Gursky di cui ti ho parlato qui.

Phoenix, Arizona.

La porzione di un enorme magazzino Amazon diventa protagonista di questa imponente opera di Andreas Gursky.

L’immagine è stata scattata nel 2016 al termine di lunga serie di difficoltà incontrate per ottenere l’autorizzazione dall’azienda che, come è noto, è stata più volte al centro di polemiche per quello che riguarda le difficili condizioni di lavoro dei dipendenti.

L’immagine, però, non è pensata dall’autore con un intento critico verso il “Sistema Amazon”, ma più semplicemente come immagine specchio dei tempi, come luogo simbolo dell’attuale situazione economica e sociale.

Andreas Gursky, Amazon, 2016

L’artista riprende questo spazio scattando una serie di immagini orizzontali ad alta risoluzione, perfettamente a fuoco in ogni dettaglio per poi montarle successivamente in post produzione riproducendo una realtà che l’occhio umano non è in grado di cogliere.

Gli oggetti, protagonisti di un ordinato caos, non sono divisi per settore ma distribuiti dove c’è spazio ed identificati tramite un codice che facilita gli addetti ai lavori nella ricerca del prodotto da destinare alla spedizione.

La moltiplicazione alienante degli elementi, il loro rincorrersi ripetitivo nelle file che si susseguono crea un effetto di disorientamento nel quale, a prima vista, sembra difficile distinguere i singoli oggetti sistemati uno accanto all’altro senza spazi vuoti.

Addentrandosi nella fotografia, invece, grazie anche alle sue considerevoli dimensioni di stampa (207x407cm) è possibile distinguere le diverse tipologie di merci presenti: macchine per il caffè, palle, guanti, peluche, libri di cui è persino possibile leggere i titoli.

Scorrendo visivamente il fotogramma fino alla parte alta notiamo delle scritte verticali in stampatello campeggiare sui pilastri della sala: è l’inquietante motto della compagnia che dovrebbe incoraggiare ed invogliare i lavoratori durante la giornata “work hard, have fun, make history”.

Dettaglio dello scatto Amazon di Gursky

La globalizzazione, il capitalismo, la pervasività del consumismo, il suo diventare imprescindibile quotidianità sono, infatti, alcuni dei temi più indagati nelle opere dell’artista tedesco.

Nel creare le sue opere Gursky non si pone mai però come un occhio giudicante, ma come distaccato osservatore del sistema e del suo evolversi nella contemporaneità.

All’autore non interessa indagare l’individuo nella sua singolarità ma il suo essere nel mondo come specie, nella sua relazione ed interazione con l’ambiente.


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