Continuano le interviste ai nostri lettori: dopo Andrea Palei, l’ospite di oggi è Enzo Valentini.

Quale è il tuo genere fotografico preferito/ di quale genere fotografico ti occupi?

In genere fotografo tutto ciò che mi incuriosisce.

Fotografo sempre durante i viaggi, sia in vacanza che per lavoro, ma amo anche la foto da studio.

Infatti, ne ho allestito uno in un piccolo ambiente di casa, dove posso dedicarmi alla fotografia minimalista e alle composizioni still life.

Ultimamente mi sto dedicando allo studio delle luci e dei colori.

Enzo Valentini Bullone contro dadi

Ci racconti il tuo primo ricordo legato alla fotografia?

Ho iniziato a fotografare all’età di 17 anni insieme a mio fratello maggiore che, però, non ha proseguito.

Il mio primo, forte, ricordo è insieme a lui mentre stampiamo le prime fotografie in camera oscura, ossia il bagno di casa.

Quale artista ti ha ispirato di più o a quale artista ti ispiri in questo momento?

Ne ho parecchi di riferimento, ma i miei preferiti sono André Kertèsz, Alexandr Rodchenko, Man Ray, Luigi Ghirri, Edward Weston e Tina Modotti.

Lo scatto/opera realizzata che ti ha dato maggiore soddisfazione?

Tutte le sperimentazioni sulla luce e sul colore, di cui puoi trovare il link alla fine dell’articolo, oltre alla serie delle forchette.

Parlaci un po’ della tua attrezzatura!

Essendomi accostato alla fotografia agli inizi degli anni Settanta ho ancora una serie di fotocamere analogiche come:

  • Fujica ST605
  • Zenith E
  • Yashica AF-230 e 124G
  • Rolleiflex

Per il digitale utilizzo una compatta Canon G12 e una mirrorless Panasonic Lumix G2 Micro 4/3.

Grazie ad anelli adattatori, mi diverto anche a utilizzare vecchi obiettivi analogici su corpi macchina digitali: ne vengono fuori delle foto meno incise, per colpa in parte dell’età, ma che conservano un certo fascino.

Che consiglio daresti a chi si affaccia oggi per la prima volta al mondo della fotografia?

Enzo Valentini Tappo sughero

Ho preso come motto la frase del fotografo turco Ara Güler:

«Un fotografo è tenuto a conoscere tutto. Deve conoscere anche il teatro e la pittura. Come ho già detto, la fotografia è una questione di cultura».

Ecco, dietro ogni scatto c’è il fotografo con il suo bagaglio culturale, per questo consiglierei a tutti di interessarsi a tutto ciò che può stimolare idee, riflessioni e suggestioni.

Studiare le varie tecniche è importante, ma lo è altrettanto conoscere i grandi fotografi, soprattutto quelli del passato (tipo Agenzia Magnum), andando alle mostre, acquistando cataloghi, cercando di rubare i loro segreti, se possibile.

2020 - Enzographia 09 LR

Puoi visionare gli altri scatti di Enzo Valentini qui:

PortfolioSperimentazioni

Continua a seguirci, nel prossimo articolo potrebbe esserci la tua intervista!

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