Assunta Adelaide Luigia Saltarini Modotti, dal mondo conosciuta come Tina Modotti, nasce a Udine nel 1896.
Nel 1913 si trasferisce negli Stati Uniti, dove la aspettano il padre e la sorella.
La famiglia di Tina è appartenente alla classe operaia, ma lei è decisamente più curiosa rispetto alla media delle persone legate al suo ceto sociale e ben presto comincia a frequentare gente diversa.
Si appassiona al mondo dell’arte, scopre il teatro grazie al primo marito (Roubaix de l’Abrie Richey, sposato nel 1917) e stando in compagnia di quest’ultimo continua a frequentare ambienti legati al mondo dell’arte e agli intellettuali.
Nel 1920 Tina Modotti e il marito si trasferiscono in Messico, ma poco dopo lui muore di vaiolo

L’ingresso nel mondo della fotografia lo fa nel 1923 grazie al suo nuovo compagno, Edward Weston e da lui apprende sia i rudimenti sia un certo tipo di sguardo sul mondo.
La Tina fotografa però ha uno stile personale, interessata inizialmente soprattutto a fiori e piante, con lo scopo di rappresentare al massimo delle potenzialità ciò che si trova davanti al suo obiettivo.
L’interesse per fiori e piante però dura solo un paio di anni, per posare poi il suo sguardo su paesaggi, interni, architetture.
La relazione tra Tina Modotti ed Edward Weston nel frattempo finisce

La fotografa è sempre più interessata alle vicissitudini politiche, dallo still life “Falce e Martello”, datato 1927, ai ritratti agli oppressi messicani, le dimostrazioni sindacali, riunioni contadine e assemblee di partito.
Tina Modotti, che ha preso in mano la macchina fotografica fotografando fiori, diventa una reporter schierata politicamente.
Viene così emessa l’espulsione a suo carico dallo Stato del Messico.
Decide così di spostarsi a Berlino, dove negli anni Trenta scatta le ultime sue fotografie conosciute.

Lascerà la macchina fotografica per dedicarsi interamente alla causa rivoluzionaria del Partito Comunista.
Da Berlino si trasferisce poi a Mosca
Lì ad attenderla c’è Vittorio Vidali, suo ultimo compagno, per poi tornare in Messico in seguito alla revoca dell’espulsione.
È proprio a Città del Messico dove nel 1942 muore misteriosamente in un taxi che la sta riaccompagnando a casa.