Quante volte il videomaker amatore o professionista si è trovato in contesti in cui le condizioni meteo sono variabili?

E quante volte tutte queste condizioni variabili portano anche a una variabilità di luminosità?

Seguendo le regole standard del video sappiamo che la gestione dei parametri manuali è importantissima per la buona riuscita del video.

Ma il video, a differenza della fotografia, è un insieme di tante fotografie (almeno 25 fotografie ogni secondo).

Tutti i fotogrammi ovviamente devono essere non solo fluidi, e a questo:

  • una buona mano
  • uno stabilizzatore performante sulla camera/lente
  • un gimbal esterno
  • una buona testa fluida video

Aiutano a risolvere il problema.

Ma quando la luce cambia di frequente, dovremmo cambiare spesso o i diaframmi o gli ISO, dal momento che i tempi è sempre consigliabile lasciarli al doppio dei FPS di registrazione, con un gap di margine di 1 stop sopra o sotto.

Ma se cambiamo gli ISO a volte possiamo trovarci con dei disturbi non piacevoli nel video, e magari a volte siamo già al minimo di ISO, ma abbiamo bisogno di ancora meno luce.

Possiamo d’altro canto chiudere o aprire il diaframma, ma questo incide tantissimo sulla profondità di campo e cambia anche la emozionalità della resa del video.

Come fare quindi non potendo più di tanto andare a cambiare il parametro dei tempi?

Si possono usare dei filtri ND variabili o filtri a densità neutra (neutral density)

I filtri ND sono dei filtri un po’ scuri e uniformi che permettono di avere una sottoesposizione di 1 stop, multipli o frazioni rispetto alla luce normale.

Questo permette quindi in casi di alta luce, e in cui l’immagine diventerebbe sovraesposta, di esporla al livello giusto.

Troviamo filtri ND sia circolari sia a lastra, cioè posizionabili con un holder (supporto) davanti all’obiettivo.

Sia Sirui che Kase hanno entrambi questi sistemi di supporto per i filtri ND neutri.

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I filtri ND sono utilizzatissimi non solo dai videomaker, ma anche dai fotografi paesaggisti!

Ma veniamo a uno dei problemi tipici dei videomaker quando fanno riprese video con luce naturale e le condizioni meteo sono variabili.

Capita spesso che si debbano cambiare dei parametri per mantenere esposimetro a luce corretta a causa dell’arrivo di nuvole davanti al sole o viceversa.

Come fare quindi per ottenere riprese video perfette in queste circostanze?

Basta utilizzare un filtro ND a intensità variabile, un filtro cioè che ha una ghiera come i filtri CPL (polarizzatori circolari) che permettono di variare l’intensità dell’ND.

Il prodotto che vedete in queste immagini è un filtro di alta qualità della SIRUI

Non tutti i filtri ND variabili hanno alta qualità costitutiva, per cui controllate a modo prima di fare un investimento del genere!

Questo filtro ND a densità variabile è costruito con vetro di alta qualità “German Schott Plate Glass B270”, con un anello di alluminio leggero, stesso materiale utilizzato nella aeronautica.

Il filtro ha 22 strati, che lo rendono:

  • Waterproof
  • Resistente a olio e a graffi
  • antiriflesso e antistatico

Ma non solo!

Il filtro risulta di intensità particolarmente lineare dall’estremità al centro, con una precisa resa del colore e una alta trasparenza alla luce.

Il filtro è di intensità variabile addirittura da 2 a 8 stop (ND2-ND400) e si può trovare con diametro di 77mm o 82mm presso i rivenditori autorizzati SIRUI.

Degno di nota è anche il packaging di questi filtri ND variabili

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Packaging bello e soprattutto comodo per trasportare il prodotto anche in condizioni più estreme, dove le sollecitazioni sono alte e il rischio di rottura è all’ordine del giorno.

2 Commenti

  1. L’articolo è interessante, descrive solo le situazioni più semplici, cioè non è completo, non copre tutte le casistiche, per chi fa video naturalistici non è possibile utilizzare filtri nd variabili, perché si è nascosti e mimetizzati, non è possibile uscire con la mano dal mimetismo per regolare il filtro, pena la fuga del soggetto selvatico e quindi la perdita di ore di appostamento.

    • Ciao Pierfrancesco!

      Concordo con te, infatti nell’articolo parlo specialmente del mondo video, in cui i filtri ND vanno a risolvere tantissimi problemi, e in alcuni casi in fotografia paesaggistica.
      Nella caccia fotografica, come dici tu, potrebbe creare problemi perché dovresti fare uscire la mano dal mimetismo. Nel caso della fotografia di caccia fotografica confermo che è meglio utilizzare filtri che poi non vai a “toccare”.
      Grazie mille per la precisazione!

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