Eccoci arrivati al nuovo appuntamento con la rubrica A-Focus: dopo Savino Paolella oggi conosceremo meglio Giovanni Artale.

Classe 1958, si è affacciato a questo mondo nei primi anni dell’adolescenza iniziando ad interessarsi alla fotografia in uno studio fotografico di Palermo.

Qui la nostra intervista, buona lettura.

Quale è il tuo genere fotografico preferito, di quale genere fotografico ti occupi?

Prediligo la poliedricità in fotografia, cioè mi piace spaziare nei vari generi fotografici.

Tuttavia trovo appaganti il bianco e nero, la Street photography, la ritrattistica, lo stile life, la paesaggistica tendente alla vedutistica e la fotografia di Wedding.

Delizie Pungenti

Ci racconti il tuo primo ricordo legato alla fotografia?

I miei ricordi sono tanti ma ce n’è uno in particolare che a tuttora conservo nel mio cuore.

Mia madre, colei che mi ha trasmesso questa grande passione, portava con sé, sempre ben custodita nella sua borsa, una “Comet Bencini” da 35 mm in modo da essere sempre pronta all’uso per carpire l’attimo.

A volte, essendo io il più grande di 6 figli di un’umile famiglia, a 10 anni non ancora compiuti la dava a me già impostata per qualche scatto familiare ove Lei fosse ogni tanto presente in frame.

Tutto ciò nei miei ricordi è qualcosa di fantastico ed artefice della grande passione che a tutt’oggi mi pervade.  

Quale artista ti ha ispirato di più o a quale artista ti ispiri in questo momento?

Sono tanti i grandi autori oggetti dei miei studi, ma quelli che di certo mi hanno colpito di più sono Elliott Erwitt, Charles Avedon, Henri Cartier Bresson ed il mio corregionale Ferdinando Scianna.

Tutti, per vari versi, dallo stile inconfondibile.

Seguo con piacere anche Steve McCurry per quanto attiene in particolare le sue foto di reportage asiatici e la ritrattistica.

Lo scatto/opera realizzata che ti ha dato maggiore soddisfazione?

Amori Eterni Giovanni Artale

Di certo è una mia foto in bianco e nero dal Titolo “Amori Eterni”.

Previsualizzata nella mia mente in una notte quasi insonne.

L’opera è stata progettualizzata al fine di rendere omaggio all’amore che ogni madre riversa nei propri figli.

Sin dal concepimento ogni madre, passando dai primi istanti di vita cerca di proteggerci ed indirizzarne i passi durante la vita.   

Altre immagini mi sono care, come “Il lancio della foglia”, che è tesa a raffigurare la realizzazione dei nostri primi sogni/obbiettivi da realizzare nella vita sin dalla nostra prima fanciullezza.

Il lancio di una foglia che si dovrà scontrare e superare imponenti getti d’acqua dati da una fontana che poi cade nonostante ciò nella stessa è una dimostrazione che in ogni cosa bisogna crederci per realizzare che sia un sogno un’ardua meta. 

Il lancio della foglia GIavanni Artale

Ci sono altre immagini a me tanto care.

Hanno tutte una loro storia e mi hanno dato forti sensazioni, ma preferisco non dilungarmi lasciando all’osservatore una sua personale interpretazione ed analisi. 

Parlaci un po’ della tua attrezzatura!

Quale Canonista convinto del mio brand uso delle Reflex Professional Full Frame, corredate da un buon numero di ottiche EF serie L.

Utilizzo anche una Canon EOS 90D APS-C che sfrutto per in situazioni particolari.

Inoltre con l’arrivo della mia ultima fotocamera mirrorless, una EOS R6, riesco con il suo adattatore originale a sfruttarne a pieno ogni sua potenzialità avvalendomi sempre delle ottiche sopracitate.

Ritengo l’attrezzatura importante ma non come il fotografo con il suo bagaglio tecnico e di esperienza

Che consiglio daresti a chi si affaccia oggi per la prima volta al mondo della fotografia?

Venezia e le sue gondole al tramonto

Non mi pongo in una posizione del “saccente in fotografica“, perché l’umiltà di apprendere ogni giorno per tenersi adeguatamente aggiornato è fondamentale.

Tanto che, sino all’età di 58 anni, andavo ancora in giro per l’Italia a fare corsi di aggiornamento nei vari stili fotografici.

A chi si approccia adesso alla fotografia dico di non spendere all’inizio grandi cifre in attrezzatura, ma di investire sulla propria preparazione e formazione iscrivendosi in primis ad un circolo fotografico cercando di carpire segreti a soggetti più esperti, e frequentare corsi di livello con ottimi master.

Come io ho fatto.

Poi, magari in un secondo tempo, pensare ad un’adeguata attrezzatura scelta in base al genere fotografico che più appassiona rispetto ad altri.

Le luci ed i colori della notte a San Diego

Questo modo di pensare e di conseguenza operare, mi ha consentito di raggiungere traguardi a me insperati come, ad esempio:

  • Il Premio Internazionale “Lorenzo il Magnifico” alla XII^ Florence Biennale nell’anno 2019
  • La partecipazione alla collettiva di arti figurative dal titolo “Maestri Internazionali in Vaticano” tenutasi appunto in Vaticano nell’anno 2020
  • Uno svariato numero di premi, con tanti primi posti, ottenuti in molti Concorsi di Fotografia sia in ambito nazionale che internazionale

In atto sono il Presidente del Circolo Fotografico “IMMAGINE” di Monreale (PA).

Quale socio dell’Unione Italiana Fotoamatori per i miei traguardi raggiunti sono insignito delle onorificenze fotografiche MFO (Meriti Fotografici Organizzativi) e BFA (Benemerito Fotografia Artistica) a 4 Stelle. 

Ho all’attivo uno svariato numero di mostre personali e la partecipazione ad altrettante mostre Collettive


Puoi trovare Giovanni Artale su:

SitoJuzaYTIGFB

Continua a seguirci, nel prossimo articolo potrebbe esserci la tua intervista!

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