Sony definisce la FX30 come una “cinepresa entry-level”: economica ma con tutte le funzioni professionali.
L’acclamata gamma di fotocamere di cui fa parte, ovvero Cinema Line di Sony, definisce gli standard del filmmaking grazie a immagini cinematografiche straordinarie, prestazioni di alto livello e un workflow ottimizzato.
In pratica, si tratta di una FX3 ma con sensore APS-C che costa poco più della metà della sorella maggiore e che si rivolge a videomaker ambiziosi che non vogliono scattare fotografie.
Sony FX30: Perché l’ho scelta?
Ecco, in questo articolo voglio parlarti dei motivi per cui ho scelto FX30 e in quali ambiti l’ho utilizzata.
Prima di tutto, da considerare che sulla stessa fascia di prezzo si trovano altre 4 camere molto valide Sony:
Quando si tratta di scegliere la propria attrezzatura è necessario valutare attentamente gli utilizzi che se ne intende fare e, di conseguenza, le caratteristiche che la camera deve avere.
Nel mio caso le priorità erano due: il 4K@100fps ed un corpo macchina resistente, leggero e adattabile a molteplici tipologie di utilizzo.
Già con i 100fps sono stato costretto ad escludere le prime due fotocamere dato che si fermano al 4K@60fps.
Le ultime due le ho scartate perché, a differenza della Cinema Line entry-level, hanno molte feature in meno e che, invece, per un videomaker fanno la differenza.
Giusto per citarne alcune: la ventola di dissipazione, un HDMI full size, il doppio slot di memoria ed il corpo macchina stesso.
Certo, questo a scapito dello Shutter e del ViewFinder però non avendo intenzione di scattare fotografie né di utilizzare il mirino, non ha rappresentato per me chissà quale rinuncia.
Come utilizzo la FX30?
Ormai è un anno che la utilizzo come prima camera principalmente in ambito sportivo, per seguire il campionato italiano di Downhill e Enduro.
Come anticipato in precedenza, l’ho utilizzata principalmente in 4K@100fps anche in condizioni di temperature elevate e lunghe sessioni.
In ogni caso, il sistema di dissipazione ha fatto egregiamente il suo dovere permettendomi di riprendere senza interruzioni di alcun tipo.
L’altro punto a suo favore è l’autofocus: sempre rapido e preciso, anche in Slow Motion, non perde mai il soggetto.
Questo è fondamentale perché ti consente di spostare la tua attenzione sulla composizione piuttosto che l’esposizione o qualsiasi altro parametro.
Il mio secondo campo di utilizzo è un grande classico, ovvero i matrimoni.
Qui, come potrai immaginare, avere un doppio Slot di memoria è un tocco di professionalità in più e, soprattutto, una maggiore sicurezza di portare a casa il lavoro.
Altro elemento che tengo a sottolineare è la durata della batteria: ti permette di arrivare fino a quasi 3 ore di riprese.
Infine, un’altra situazione in cui ho utilizzato Sony FX30 sono le interviste e conferenze: qui non avere limiti di tempo né di surriscaldamento è risultato fondamentale.
Sono così riuscito a riprendere conferenze di 4 ore senza mai dover interrompere la registrazione.
Un consiglio:
Per i più audaci che non vogliono rinunciare al classico look Full Frame consiglio di provare ad acquistare uno Speed Booster.
Soprattutto se accoppiato con una lente vintage e, perché no, ad un Black Mist e vi posso garantire che con FX30 riuscirai ad ottenere veramente dei risultati eccelsi!
Se hai avuto l’opportunità di provarla o se sei curioso di farlo, condividi la tua esperienza nei commenti!
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