“Roma H24” nasce da quella che è forse la mia esperienza più duratura: la vita intrecciata con la fotografia, come congelamento di un istante irripetibile, non straordinario, ma quotidiano, al pari di un caffè in un bar, di un bacio tra due ragazzi o di una bevuta serale tra amici.
I luoghi di “Roma H24” sono quelli della mia vita
Monti, giardino degli aranci, Trastevere, Testaccio, vissuti in ogni momento della giornata, dall’alba a notte fonda, spesso attendendo la mattina dopo alcune serate di lavoro, aspettando a volte l’apertura dello storico mercato di Porta Portese, altre volte dopo aver salutato gli amici dopo una serata insieme, perdendomi nella Roma più silenziosa ma mai ferma, che abbassa le luci ma non le spegne, che in penombra si confida, si lascia andare e diventa più spontanea.
I monumenti diventano davvero una coreografia ad alcuni momenti, spesso di
solitudine, altre volte di intimità, di segreto.
La fotografia di strada negli anni duemila vive forse la sua contraddizione più grande
Nel periodo di maggior diffusione di supporti fotografici (smartphone e non solo) si è impossibilitati a poter ritrarre i volti dei protagonisti di questi racconti quotidiani per il puro gusto di narrare la vita di questi tempi.
Ed allora tra i protagonisti ho scelto inevitabilmente coloro che erano voltati o dei quali non fossero riconoscibili i lineamenti.
Modus operandi che nel tempo è divenuto gioco forza anche una scelta a monte dello scatto e non solo della selezione successiva.
Esercizio di stile che nulla ha però tolto alla bellezza di quei momenti, anzi, forse li ha resi più longevi ed astratti nonostante la loro contemporaneità e la mancanza di costruzione.
Questo lavoro vuole precedere un altro che arriverà successivamente e che sarà incentrato sulla notte, sui suoi fantasmi e attori, spesso sconosciuti ai più, ma certamente importanti tanto quanto, se non di più, coloro che affollano le strade nelle ore diurne, molto più propensi a vivere il momento ed esserne protagonisti inconsapevoli, anziché essere solo di passaggio nella sconfinata scenografia capitolina.
Fabio Bernardo
Sono nato e cresciuto a Roma, ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e
collaboro con Canon Italia dal 2005.
Roma, gli studi e il lavoro di consulenza fotografica con Canon si sono intrecciati nel tempo ed hanno fatto emergere il mio percorso fotografico: le atmosfere della città, il lavoro di reportage e cronaca per alcune testate locali, l’interesse verso la dimensione sociale di ciò che mi circondava, la passione per la fotografia.
Il risultato sono attimi di romanità, di quotidiano venuti fuori per passione, tanto quanto per lavoro.