Dopo averti parlato della fotografa Sally Mann, adesso andremo ad analizzare un suo scatto estratto dalla serie “The two Virginias“.

Virginia Franklin Carter (1894–1994) detta Gee-Gee era una donna afro-americana appartenente alla comunità di schiavi liberati chiamata Buck Hill.

Ha lavorato per circa 30 anni a casa della famiglia Mann occupandosi di Sally e dei suoi fratelli.

La fotografa, sia nelle interviste e nei documentari a lei dedicati, che nella sua biografia Hold Still, riserva spazi importanti al ricordo di questa figura.

Sally la descrive come immensamente generosa, avvolgente, compassionevole, una presenza fondamentale definita dall’artista stessa: “La persona più importante della mia vita”.

Per renderle omaggio, la Mann ha chiamato sua figlia più piccola Virginia Franklin ed ha dedicato alla rappresentazione della loro unione alcune immagini di grande sensibilità visiva ed emotiva.

Sally Mann, The two Virginias #4

The two Virginias #4, scattata in una casa di riposo, è l’ultima di questa breve serie realizzata tra il 1988 ed il 1991.

L’immagine è ripresa con una macchina di grande formato.

A causa della scarsa quantità di luce proveniente da una piccola finestra, la fotografa è stata costretta a lavorare con un diaframma aperto e un’esposizione piuttosto lunga, qualche secondo.

Questo ha obbligato i soggetti ad una prova di pazienza per tenere le braccia, senza nessun sostegno, ferme in quella posizione a lungo ed evitare il mosso.

La ripresa dall’alto mostra, in primo piano, la candida capigliatura dell’anziana donna sciolta sulle spalle e le ciocche dei lunghi capelli raggruppate in piccoli raggi.

Sally Mann At Warm Springs, 1991

Una composizione che ricorda un’altra immagine, scattata nello stesso anno, in cui la piccola Virginia affiora dall’acqua.

Adagiata sul corpo di Gee-Gee troviamo, nella parte alta del fotogramma, la bambina avvolta nelle pieghe di un morbido tessuto in posizione di fiducioso abbandono.

I corpi, all’interno di un’inquadratura piuttosto stretta, emergono da un nero profondo che non fa intravedere lo sfondo, lasciandoli come sospesi in un vuoto spazio-temporale.

Una luce quasi soprannaturale investe l’anziana mano di Gee-Gee, donando alla fotografia un afflato mistico ed evocativo.

L’immagine, nella sua composizione, è un susseguirsi di cerchi formati dalle due teste e dall’intrecciarsi del movimento suggerito dalle mani, in una continuità non solo visiva ma rappresentativa dell’unione delle due figure che raccontano i legami familiari, la trasmissione della memoria ed il fluire della vita attraverso le generazioni.

The Two Virginias #1, 1988, Sally Mann

Tu cosa ne pensi di questo scatto di Sally Mann estratto dalla serie “The two Virginias”?

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Nicoletta Leni Di Ruocco nasce nel 1976 a Vallo della Lucania. Si laurea in Filosofia e successivamente in Fotografia allo IED di Roma. All’attività su commissione affianca progetti di ricerca personale, prevalentemente di carattere paesaggistico ed antropologico, esposti in gallerie private e nell’ambito di festival a Roma, Milano, Torino e Napoli, New York. Nel 2017 vince l’Open Call del Photolux Festival di Lucca sul tema del Mediterraneo. Dal 2007 si dedica all’insegnamento della tecnica e del linguaggio visivo.

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