Finalmente abbiamo avuto modo di testare sul campo la nuovissima e attesissima Fujifilm X-H2S e in questo articolo ti mostrerò come si è comportata.

Come al solito sottoporrò la mirrorless a varie prove per quanto riguarda la qualità d’immagine, l’autofocus e le caratteristiche del sensore.

Per quanto riguarda le specifiche tecniche della X H2S ne abbiamo parlato in un precedente articolo che puoi trovare qui.

Ci tengo a sottolineare che Fujifilm dichiara questa camera come la più potente della Serie X e questo è possibile grazie all’abbinamento Sensore – Processore.

L’X Trans CMOS 5HS è un sensore Stacked da 26MP che ha una velocità di lettura del segnale di circa 4 volte più veloce rispetto alla precedente generazione mentre l’X Processor 5 ha una capacità doppia di elaborazione dell’immagine.

In questo modo è possibile effettuare raffiche da 40fps e 184 Jpeg oppure 140 RAW non compressi.

Diminuendo la velocità aumentano di conseguenza anche gli scatti possibili con una singola raffica.

L’azienda nipponica dichiara, inoltre, di aver fatto un notevole balzo in avanti anche per quanto riguarda il reparto autofocus.

Grazie alla sua rapidità è possibile il riconoscimento ed il tracciamento estremamente veloce e preciso di: occhi, volti, animali e uccelli, veicoli, cicli, motocicli e persino dei treni.

Supporta lo standard HEIFF, il RAW a 14 bit, è possibile effettuare la conversione in camera nel formato TIFF a 16 bit ed ha un nuovo profilo, raggiungendo un totale di 19, che è il Nostalgic Negative.

Praticamente potrei dire che vale la pena acquistare la macchina solo per questo bellissimo profilo e mi auguro venga portato anche, almeno, sull’X-T4.

Completo anche il reparto video con un 6,2K/30p 4:2:2, l’Apple ProRes e fino a 240 minuti di registrazione continua a 25 gradi.

Cos’altro dire di questa Fujifilm X-H2S prima di addentrarci nei nostri test?

Fujifilm X-H2S fotografia sportiva

Il corpo macchina è in lega di magnesio e come volumetria è abbastanza simile alla Fuji X-T4 ma cambia un po’ la filosofia.

Non ci sono tutte le ghiere nella nuova mirrorless, tanto amate dagli appassionati, ma ha ugualmente il suo fascino.

L’impugnatura è molto pronunciata e devo dire che ho apprezzato moltissimo.

Questa si rivela un grande vantaggio quando si lavora con focali lunghe andando a migliorare nettamente la presa.

Bene, adesso andiamo a vedere con i nostri test come si comporta potendo contare su una dotazione così completa.

Direi di iniziare valutando la tenuta ad alti ISO e confrontare poi i vari risultati con la X-T4.

Sono partito sparando subito alto, da ISO 3200 fino ad arrivare a 25600, valori un po’ critici quest’ultimi, diciamo così.

Devo dire che i file sono perfettamente utilizzabili fino a 6400 ISO, dove compare un po’ di grana che diventa molto evidente a 25600.

Confrontando i risultati con la X-T4, forse quest’ultima ha un risultato leggermente migliore a ISO 6400.

Test tenuta alti ISO Fuji X h2s

Con il test successivo vado a valutare quella che è la gamma dinamica del sensore, cioè la capacità di recuperare uno scatto sottoesposto o sovraesposto.

Quindi ho scattato prima sovraesponendo di uno stop, poi di due, andando a recuperarli in fase di post produzione.

Uno stop si recupera completamente mentre due, sebbene la scena fosse piuttosto complicata, non vengono recuperati in modo perfettamente ottimale.

Quindi diciamo che in sovraesposizione si può facilmente recuperare uno stop e mezzo e le prestazioni sono in linea con l’X-T4.

Per quanto riguarda la sottoesposizione ho scattato fino a cinque stop, praticamente buio completo, eppure ha recuperato tutto agevolmente.

Test gamma dinamica Fujifilm X-H2S

Anche in questo caso le prestazioni sono al pari della X-T4, che non è male, considerando che stiamo paragonando un sensore Stacked nuovo con uno ormai già collaudato.

Proseguendo ho testato l’Invarianza ISO che, definendo il concetto in senso assoluto, è la capacità del sensore di restituire il solito risultato tra una foto scattata ad alti ISO ed una a bassi ISO e schiarita poi in post produzione.

Ho quindi scattato prima a ISO 6400 e successivamente a ISO 400 e 200, rispettivamente 4 e 5 stop di sottoesposizione.

Il primo file è praticamente sovrapponibile con quello ad alti ISO mentre nel secondo compare un minimo di rumore ma comunque il risultato è ottimo.

Questo ci conferma le ottime prestazioni del sensore, che risulta migliore, seppur di poco, anche alla X-T4, almeno per questo test.

La Fujifilm X-H2S ha inoltre eliminato quasi del tutto quei fastidiosi difetti come il Rolling Shutter ed il Flickering.

Rolling Shutter X-H2S

Questo risulta fondamentale visto che, per le sue caratteristiche, si parla di una fotocamera ideale per catturare soggetti in movimento.

In questo caso il confronto è nettamente a vantaggio dell’ultima arrivata in casa Fuji.

Infine, sono andato a valutare quello che dovrebbe essere, e sicuramente lo sarà, il punto di forza dell’X-H2S, ovvero l’autofocus.

Ho quindi attivato il riconoscimento occhi e devo dire che aggancia perfettamente il mio occhio nonostante abbia gli occhiali.

Anche il tracciamento è molto preciso, ho infatti provato a muovermi velocemente ed il suo comportamento è ineccepibile sia in condizioni di scarsa illuminazione che in presenza di ostacoli.

L’autofocus conferma le ottime prestazioni anche lato video riuscendo ad effettuare un tracciamento costante e fluido del soggetto.

Nelle riprese viene in nostro aiuto anche la stabilizzazione elettronica, oltre al sistema IBIS, che comporta un crop di 1,1 ma conferisce al girato maggiore fluidità e piacevolezza.

Comunque ti consiglio di dare uno sguardo ai test che ho svolto cliccando sul video qui sotto:

Conclusioni finali:

Quello che mi ha veramente impressionato è la velocità della Fujifilm X-H2S.

Soprattutto considerando che un sensore Stacked con una lettura così rapida, potrebbe portare ad una perdita di qualità rispetto ad un sensore normale.

Cosa che qui non avviene, anzi è riuscita anche a risolvere i problemi del Rolling Shutter e del Banding.

Parlando del prezzo, magari può sembrare leggermente alto per una APS-C, tuttavia per le caratteristiche e le prestazioni ritengo che sia adeguato.

Soprattutto se il tuo genere è la fotografia sportiva, naturalistica, wild o caccia fotografica in genere.


Tu che idea ti sei fatto della nuova Fujifilm X-H2S? Scrivicelo nei commenti!


DOVE COMPRARE:

2 Commenti

  1. Seguo con interesse le vostre recensioni. Sarei in procinto di passare a fujifilm xh2 abbandonando il mio corredo Canon reflex . Un commentio su juzaphoyo mi lascia però perplesso, abituato come sono alla raffica
    continua senza interruzioni della mia 1dx con 100 400 mark ii.
    Dicono in quel commento che c’è una fastidiosa lentezza da stadby in modalità d’uso, per chi fa fotografia dinamica quei brevi momenti di attesa sono snervantii e causa di perdita di immagini utili nella caccia fotografica , si verifica anche un blocco della macchina quando salva la raffica.
    Le chuedo cortese conferma di quanto segnalato che vista la sua competenza spero possa chiarirmi. Perdere occasioni di scatto in attesa che la macchina si sblocchi dopo ogni raffica potrebbe annullare ogni altra caratteristica sia pur innovativa e valida.
    Grazie e cordiali saluti.

    • grazie del messaggio. nel commento dice che è abituato alla raffica continua di una reflex, quindi X-H2S sarebbe un upgrade in questo senso.
      Il discorso del risveglio da stand-by potrebbe avere senso tuttavia H2S non ha una modalità di standby. Infatti si tratta di “autospegimento” e questo può essere impostato con un ritardo da 15s a 5 minuti. L’autospegnimento è studiato per permettere di salvare la batteria in caso ci si dimentichi di spegnere ma fotocamera. Il tempo di riattivazione premendo il pulsante di scatto a metà corsa è identico a quello di accensione ed è estremamente veloce veloce. (tempo di avvio dichiarato 0,49 s.) In tutte le occasioni in cui è necessaria una reattività maggiore consigliamo di disattivare l’auto spegnimento automatico e nel caso sia necessario un risparmio energetico attuare altri accorgimenti, come ad esempio impostare la visualizzazione solo da EVF con attivazione tramite sensore occhio e mettere il livello di prestazioni su NORMALE o ECONOMY (invece di BOOST) nel rispettivo menu di GESTIONE ENERGIA.
      Un utente già abituato ai sistemi mirrorless potrebbe percepire il tempo di accensione di H2S come estremamente rapido. Il paragone dovrebbe essere quindi fatto con altre CSC piuttosto che con una DSLR.

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