Cresci Mario: dopo averti parlato del suo stile nell’articolo precedente, adesso andiamo ad approfondire un suo scatto iconico.

Una bottiglia, due bottiglie, tre bottiglie, tutto perfettamente allineato sul tavolo di questa piccola latteria di Tricarico in Basilicata.

Un imbuto di plastica, due caraffe di latta in equilibrio precario, un piatto smaltato, un fusto per la mescita del latte.

Cresci Mario, Interni Mossi, Latteria, Tricarico, 1967
Dalla serie Interni mossi, Latteria, Tricarico, 1967

Uno Still Life raffinato nella sua composizione minimalista e pittorica che ricorda le nature morte di Giorgio Morandi nelle quali sono protagonisti oggetti di uso quotidiano rappresentati fuori contesto, a volte semplicemente allineati su un piano.

L’immagine avrebbe potuto già essere finita così, compiuta nella sua perfezione compositiva, ricca di rimandi e significati di carattere formale, storico e antropologico, ma Mario Cresci non ha mai usato la fotografia come documento.

Sullo sfondo a destra, più simile ad un fantasma, ad una fugace apparizione, c’è una donna, chiusa in un vestito scuro e nel suo “maccaturo” (fazzoletto da testa), della quale non riusciamo a distinguere bene i tratti somatici a causa del mosso.

Il mosso è, appunto, il tratto distintivo di questa serie di ritratti, iniziati nel 1967 e successivamente ripresi nel 1974, nei quali i soggetti quasi scompaiono assorbiti dall’ambiente circostante.

Giorgio Morandi, Natura Morta, 1955
Giorgio Morandi, Natura Morta, 1955

I veri protagonisti di questo lavoro non sono, dunque, gli esseri umani nella loro identità, ma:

  • Gli ambienti in cui vivono
  • Gli spazi che abitano
  • Gli arredi
  • Gli utensili appesi al muro
  • Le fotografie di famiglia conservate nella credenza
  • I santini che vegliano la casa dalle pareti

Gli uomini e le donne diventano simboli di impermanenza, sostanza visibile e invisibile nello stesso momento, incarnazione tangibile dell’ineluttabilità del divenire.

In questo lavoro si fondono le due anime artistiche dell’autore, quella figlia del design nella quale Cresci si è formato, e quella attenta alla materia, al fare artigiano col quale viene a contatto negli anni trascorsi in Basilicata.

Cresci si troverà a vivere in un meridione già avviato a quel mutamento che porterà, in pochi anni, alla scomparsa della cultura contadina e dei suoi rituali legati alla terra.

Mario Cresci, Interni Mossi, Latteria, disegno
Fotografia e disegno, due linguaggi a confronto

Un mondo in profondo cambiamento, destinato a scomparire proprio come l’umanità di Interni Mossi.


Interni Mossi, Latteria, Tricarico 1967, Cresci Mario: Cosa ne pensi di questo scatto?

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