Come illuminare un set: in questo articolo parliamo di tecnica di illuminazione del set, anzi, forse più che tecnica la chiamerei filosofia.
Vorrei affrontare, quindi, il discorso della fotografia che in gergo viene chiamata “giustificata”, o “Motivated Lighting”, ed è un discorso che può interessare sia ad un videomaker che ad un fotografo.
D’altra parte, la luce in questi settori è fondamentale, crea atmosfera, trasmette emozioni e guida l’attenzione del pubblico.
Prima di procedere ci tengo ad introdurre il termine opposto che sta per illuminazione “Sourcy”, che significa?
È un’illuminazione dove è evidente la provenienza della fonte di luce che illumina il soggetto o la scena e questa viene percepita come artificiale, innaturale.
In un contesto di sala di posa come questo in cui realizzo questi video, dove non si vedono finestre o altri punti luce naturali, è chiaro che l’illuminazione sia costruita, artificiale.
Tuttavia, in questo caso, non viene percepita come innaturale; se nella scena ci fosse una bella finestra da cui si intravede una bella giornata di sole all’esterno ma la fonte di luce primaria non provenisse da quella direzione?
Esatto, ecco che l’immagine verrebbe percepita come simulata, innaturale.
Come illuminare un set: Cosa è l’”illuminazione giustificata” o “motivated light”
L’illuminazione giustificata è una tecnica utilizzata per imitare o accentuare le fonti di luce esistenti.
Questo approccio, oltre che a garantire una corretta esposizione, va a migliorare la qualità dell’illuminazione nella scena senza snaturarla, conferendo uno stile più cinematografico con più profondità e contrasto.
Soprattutto, rende l’immagine credibile e non artefatta al pubblico.
Come ottenere una ”illuminazione giustificata” del set?
#1 Scelta della location
La scelta della location, laddove sia possibile, è fondamentale e non va presa sottogamba.
Questa va ad impattare non solo sulla composizione ma anche sul Mood che vogliamo dare al nostro video o scatto che sia.
#2 Studio dell’illuminazione naturale della location
Se la scelta della location rappresenta le fondamenta da cui partire, un attento studio dell’illuminazione naturale che raggiunge il tuo set costituisce i pilastri su cui realizzare le tue riprese o il tuo shooting.
Un approccio che consiglio è quello di partire dall’individuazione dei difetti che affliggono le fonti di luce naturali, giusto per fare qualche esempio:
- La presenza di finestre comporta il problema che la luce varierà, vuoi per il protrarsi del lavoro vuoi per cambiamenti del meteo
- Eventuali lampadari, abatjour, applique, ecc quasi sicuramente non avranno un’ottima qualità e potrebbero essere non abbastanza potenti da dare il giusto livello di luce
- I tendaggi o le tinte delle pareti potrebbero portare dominanti all’immagine
#3 Conoscere i propri illuminatori
A questo punto, individuate tutte le variabili in gioco, la domanda da porsi è “come illuminare un set in modo giustificato con l’attrezzatura in possesso?”.
Ecco che una conoscenza approfondita del materiale di cui disponiamo è fondamentale per riprodurre fedelmente la luce naturale nelle nostre immagini.
La potenza, la temperatura del bianco o il suo range, gli accessori disponibili, le caratteristiche della luce erogata, sono tutti fattori fondamentali da conoscere e saper gestire.
Così sarà facilmente replicabile la luce gialla e calda del sole, oppure quella blu e fredda della luna, giusto per fare un esempio.
Conclusioni:
L’illuminazione giustificata è importante per creare immagini cinematografiche e “mondi” che hanno senso per il pubblico.
È uno strumento che non solo espone correttamente una scena, ma racconta una storia coinvolgente.
Ogni volta che configuri una luce, chiediti “Cosa motiva questa luce? Come posso giustificarne la presenza al pubblico?“.
Questa semplice domanda ti aiuterà a creare schemi luce più coerenti con l’ambiente ed efficaci.
Ti lascio qui un articolo di Ivan D’Antonio, filmmaker e visual artist, dove puoi approfondire ulteriormente l’argomento.
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