Dopo l’ultimo articolo sul fotografo di guerra Robert Capa, stavolta ci concentreremo sulla biografia di William Klein: pittore, regista e fotografo.
William Klein nasce a New York nel 1928 e nel 1948 si trasferisce a Parigi, dove inizia la sua carriera da pittore.
La fotografia la incontra per caso nel 1952, fotografando il movimento di alcuni pannelli mobili, ma da lì non ha mai smesso di fotografare.
Torna nella sua città natale nel 1954, con la macchina fotografica al collo e inizia a raccontare la sua New York, creando una raccolta che viene pubblicata due anni dopo.
In questo periodo nasce anche la sua collaborazione con Vogue America.
Non è da subito facile per Klein, inizialmente non capito e non apprezzato dai suoi coetanei.
Probabilmente questo accade perché Klein non è un fotografo “ordinato” nel suo racconto, come può essere Henri Cartier Bresson, ma lascia che il caos di ciò che lo circonda si manifesti per quello che è all’interno della propria inquadratura.
Per di più lavora solo con grandangoli, 28mm o 21mm, e nelle sue foto è sempre molto vicino ai suoi soggetti, non racconta la scena da fuori, ci è dentro, sempre.
Sulla falsa riga del lavoro su New York vengono pubblicati libri su Roma, Mosca e Tokyo.
La fotografia per Klein è un diario di bordo, scatta tutti i giorni, in modo privo di sovrastrutture, curioso e interessato ad includere nel frame più cose possibili con intelligenza.
Per Klein la documentazione della vita è il motivo della vita stessa con una macchina fotografica in mano, immergendosi nella realtà che lo circonda.
Si immerge a tal punto nella realtà che ha attorno che in merito al suo libro su Roma lo stesso Pier Paolo Pasolini rimane sorpreso di come un fotografo americano abbia saputo raccontare i romani ai romani stessi.
Un’altra grande passione di Klein è il cinema, al quale si avvicina nel 1958, girando cortometraggi, documentari, lungometraggi e anche oltre 200 spot televisivi.
Ti è piaciuta la biografia di William Klein? Dicci un po’ di quale fotografo che ha fatto la storia vorresti sentire parlare!
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