Bentornato a “A-Focus, Interviste ai nostri lettori”: l’ospite di oggi è il fotografo Maurizio Lubrano Lavadera, classe 1981.

Appassionato di viaggi, letteratura e fotografia, predilige fotografare attimi di vita attraverso l’obiettivo.

La sua è una formazione da autodidatta, raggiunta attraverso un percorso di ricerca e studio.

L’interesse per la prospettiva, la capacità di giocare con luci ed ombre, sono elementi che ha affinato durante i suoi molteplici viaggi per il mondo e con tanto impegno nel tempo libero.

Attratto inizialmente dalla bellezza della fotografia e dal suo potenziale di espressione ed espressività, Maurizio Lubrano Lavadera ha deciso di approfondire quella che è poi diventata una passione di vita.

Qual è il tuo genere fotografico preferito?

Il Pescatore - Maurizio Lubrano Lavadera

Il mio genere fotografico preferito è la Street Photography ma anche la fotografia di viaggio cattura la mia attenzione.

Qual è il tuo primo ricordo legato alla fotografia?

Mmh… era il 1996, avevo 15 anni quando mi fu regalata la mia prima macchina fotografica, era una Polaroid.

Un po’ per gioco un po’ per sentimento, ho iniziato a fotografare tutto ciò che vedevo per strada cercando di creare una storia.

Da allora ho affinato sempre più il mio modo di fotografare cercando di far parlare le mie foto.

C’è un’artista a cui ti ispiri o che ritieni fondamentale nel tuo percorso?

Sono tanti gli artisti a cui mi ispiro ma in particolare due hanno maggiormente catturato il mio interesse e sono:

Il Faro - Maurizio L. Lavadera

Letizia Battaglia, i cui soggetti sono ritratti tra le strade granitiche della città da un occhio che non invade il loro spazio ma che si avvicina il giusto, come se la fotografa stesse cercando di non spaventarli per non perdere la loro autenticità.

Gianni Berengo Gardin, le cui fotografie affrontano varie tematiche, ma l’indagine sociale è ciò che, a mio parere, più le caratterizza.

C’è una fotografia iconica che vorresti aver realizzato tu?

È quella scattata da Carol Guzy del 1999, (durante la fuga dalla guerra del Kosovo) in cui il soggetto è un bambino messo in salvo attraverso la recinzione spinata.

Raccontaci, invece, qual è il tuo scatto che ti ha dato maggiore soddisfazione.

Ad essere onesti ogni mia foto ha un particolare significato per me perché sempre legata ad un’esperienza vissuta.

Monaco Buddista - Maurizio L. Lavadera Ph

Quella che, però, tra tutte mi ha dato maggiore soddisfazione è quella che ho scattato in Giappone all’interno di un tempio Buddista dove un monaco scriveva su delle tegole ed io ne ho immortalato in dettaglio la mano mentre scrive.

Parlaci un po’ della tua attrezzatura!

Quando esco da casa porto sempre con me la mia Nikon D800E corredata sempre da almeno due obiettivi.

Che consiglio daresti a chi si affaccia oggi per la prima volta al mondo della fotografia?

Di leggere e studiare tanto per imparare e per conoscere le tecniche.

E soprattutto di portare con sé la fotocamera tutte le volte che si esce da casa per scattare foto divertendosi e sperimentare.

Qui puoi trovare tutte le interviste della rubrica A-Focus!


MaurizioLubranoLavaderaPh

Puoi trovare Maurizio Lubrano Lavadera su:

IG FB

Sei un fotografo, professionista, aspirante o amatoriale, e vorresti essere il protagonista della prossima intervista?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui