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Treppiedi Sirui W: un’analisi completa!

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Sirui W

Vorrei partire dalla domanda fondamentale : “Perchè scegliere un treppiede Sirui serie W?”

Le risposte sono molteplici, dettate tutte dalle esigenze dei fotografi paesaggisti in primis, che realizzano i loro scatti sul campo, spesso in condizioni ambientali e climatiche molto difficili.

Tali condizioni portano l’attrezzatura elettronica, spesso, a deteriorarsi, ma, attenzione, non solo quella!

Anche i treppiedi e tutto ciò con cui si lavora sul campo è soggetto a usura e, se i fattori esterni sono estremi, tale usura arriva con molta più facilità.

Vorreste trovarvi con una giuntura delle gambe del vostro treppiede non più utilizzabile per la sabbia o sporco che si è accumulato al suo interno?

Vorreste avere difficoltà nello stringere le chiusure twist delle sezioni delle gambe, magari quando siete al freddo, con le mani gelate e i guanti a rendere i movimenti complessi?

Non credo!

Ed ecco allora che Sirui arriva in risposta a tutte queste paure, col suo treppiedi da viaggio (per questo non meno di qualità), compatto, leggero, funzionale e impermeabile.

DESCRIZIONE

Sirui W

Cosa contiene la scatola:

  • Treppiede Sirui W-2204 in fibra di carbonio
  • 3 piedini in metallo sostitutivi ai 3 piedini in gomma
  • 1 piastra di fissaggio 2a testa
  • borsa per treppiedi con tracolla
  • cinghia da polso

Le caratteristiche tecniche del Sirui W-2204 sono:

  • 1,7 kg
  • fibra di carbonio
  • 18 kg di carico
  • 52 cm altezza ripiegato (gambe ruotate di 180 gradi) e 56 cm retratto
  • 147cm altezza con colonna centrale retratta 3 180 cm altezza massima
  • gambe a 4 sezioni a 3 angoli di inclinazione possibili
  • 15 cm altezza minima di lavoro al suolo
  • impermeabile

Trovandomi a realizzare le mie fotografie in mezzo a vento, sabbia nera finissima (che negli anni ha rovinato spesso la mia attrezzatura), acqua salata e ghiaccio, ho trovato davvero utile il fatto di avere a mia disposizione un treppiedi impermeabile, non solo all’acqua ma anche alla sabbia e allo sporco in generale.

Questo mi ha permesso di rimanere sempre sereno durante la mia fase di scatto, potendomi concentrare totalmente sull’inquadratura, senza dovermi preoccupare di dove stavo mettendo il cavalletto.

Spesso mi sono trovato con le gambe del treppiede immerse quasi totalmente nell’acqua, oppure in mezzo a una bufera di vento sulle varie spiagge di sabbia nera lavica, tipica dell’Islanda, che si infilava ovunque, dalle cerniere e tasche agli abiti, agli occhi, alle guarnizioni della macchina fotografica o dell’obbiettivo, ma…non nel treppiede!

Negli anni passati, ogni volta che tornavo al B&B la sera, dopo la sessione fotografica, mi ritrovavo a dover pulire le giunture del cavalletto perché piene di granelli di sabbia: quando ruotavo le chiusure twist delle sezioni sentivo quello sgradevole rumore di sfregamento al loro interno.

Questa volta non mi è mai capitato!

L’impermeabilità del Sirui W-2204 è davvero un enorme punto a favore nella scelta di questo treppiede per chi, come me, si vuole preoccupare solo della fotografia e del contesto, senza avere paura per la propria attrezzatura.

PROVA SUL CAMPO

Nelle ultime settimane ho avuto modo di studiare e testare il treppiedi W-2204 anche nel viaggio da poco concluso in Islanda, dove il meteo bizzarro e imprevedibile pone il fotografo in condizioni sempre abbastanza complesse.

Vediamo allora insieme i suoi pregi.

Altro punto a favore è sicuramente il meccanismo di blocco delle 4 sezioni delle gambe.

Tale meccanismo risulta molto efficace perché non ha bisogno di una stretta decisa per rendere stabile e sicuro il treppiede.

Ciò permette, anche con spessi guanti e con freddo pungente, di poter gestire le chiusure “Twist-lock” gommate in modo rapido e semplice, senza farsi del male alle mani.

Sirui W

Infine, i tre piedini in metallo, da poter sostituire a quelli in gomma, sono davvero efficaci su superfici ricoperte di ghiaccio:

la loro forma permette di penetrare nel ghiaccio e fare una presa efficace, che non farà scivolare il treppiede , rendendolo quindi stabile anche in queste condizioni complesse.

Mi è spesso capitato di ritrovarmi con piedini in metallo che non servivano a nulla, perché di forma sbagliata e inefficace.

In questo caso invece vi assicuro che non avrete alcun problema.

TESTA A SFERA G20

Sirui W

A completamento del treppiede W-2204, la testa a sfera G20 è un ottimo alleato.

Personalmente amo scattare con la staffa a L sempre agganciata alla mia macchina fotografica, per passare da una inquadratura orizzontale a una verticale in velocità e sicurezza.

La testa G20 è compatibile con attacco arca swiss, quindi permette l’utilizzo di tale staffa e di un aggancio e sgancio rapido e sicuro stringendo la vite, robusta e grande, per poter essere afferrata in modo deciso e semplice anche con i guanti.

Inoltre, è dotata di 2 livelle a bolla per orientarsi meglio nelle due diverse posizioni di scatto sopra descritte. Infine, trovo molto comodo il fatto che la manopola di base per la rotazione e la manopola “principale” che regola la sfera siano separate, oltre ad avere una terza manopola utile a regolare la frizione della sfera stessa.

Potendo reggere fino a 20 kg di carico è la compagna perfetta del nostro treppiede!

IN CONCLUSIONE

Il treppiede Sirui W-2204 è, a mio parere, un’ottima scelta per il fotografo paesaggista che fa dell’“outdoor” la sua sessione fotografica predominante.

Leggero, compatto, ma allo stesso tempo resistente e con una altezza di circa 150 cm (con colonna centrale retratta) che permette di realizzare fotografie nella stragrande maggioranza delle situazioni.

Le chiusure twist-lock impermeabili sono un plus di grande valore che aggiunge serenità al lavoro del fotografo.

La possibilità di svitare una gamba, usandola come monopiede, e la colonna centrale invertibile (o estraibile per essere sostituita con colonna corta) aggiungono altri piccoli dettagli di non poco conto per completare la figura di un cavalletto dalle svariate funzionalità.

Qui puoi trovare altre informazioni sul W2004

Massimiliano Broggi

Fotografo per passione da 13 anni della provincia di Milano, viaggiatore incallito e sognatore insaziabile.
Amo andare alla scoperta di nuovi luoghi perché considero il Mondo la mia vera casa. Reputo la Natura la miglior insegnante di vita e necessito starne sempre a stretto contatto per poter godere di ogni sua mutevole ed effimera forma.
Con le mie immagini cerco di catturare attimi indescrivibili a parole, rendendoli indelebili nel tempo.
Il mio motto : “Dove governa la natura, regna la bellezza”

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