Una notte invernale, un giorno piovoso, una camera vuota, un’espressione smarrita, un tempo senza tempo segnano le immagini di Todd Hido, un autore dallo sguardo potente e delicato.  

Nato in Ohio nel 1968, Todd Hido è uno dei fotografi contemporanei più influenti del panorama internazionale.

Alla fine degli anni ‘80, dopo un’infanzia e una giovinezza piuttosto difficili a causa dei problemi di alcolismo di suo padre, lascia Kent, la sua città natale, per trasferirsi a Boston e studiare presso la School of the Museum of Fine Arts dove si dedica alla fotografia in bianco e nero e alla stampa in camera oscura. 

Home at night, #2849, Todd Hido

Prosegue gli studi in California conseguendo un master al California College of Art sotto la guida di Larry Sultan, fotografo al quale Hido rimarrà fortemente legato sia dal punto di vista artistico che umano.

Proprio in questo periodo, infatti, grazie ai suoi suggerimenti, Todd inizia a scattare quella che diventerà la sua serie più conosciuta e che lo condurrà alla notorietà internazionale: 

Home at night di Todd Hido

Il lavoro, iniziato nel 1995, vede come protagoniste le case delle periferie californiane. 

Le fotografie sono frutto di lunghe notti solitarie passate in macchina a girovagare ed osservare abitazioni. 

Nessuna figura umana compare nelle immagini che racchiudono, in accurate inquadrature, spesso riprese da un punto di vista laterale, piccoli scorci suburbani nei quali sono protagoniste le case e ciò che le circonda: 

  • Staccionate
  • Strade
  • Automobili
  • Pali dell’energia elettrica e alberi 

I paesaggi, spesso avvolti dalla nebbia, fanno da cornice ad abitazioni solitarie e silenziose dalle quali trapela la luce solo attraverso le finestre. 

Home at night, #2215-1, T. Hido

L’atmosfera che avvolge queste immagini rimane su una linea estremamente sottile ed ambigua nella quale il quotidiano ed il familiare finiscono per mostrarsi attraverso il loro lato misterioso e oscuro.

Quello che si vede nelle inquadrature, ma soprattutto quello che non si vede, lascia spazio a numerose interpretazioni e fantasie.

Nelle fotografie di Hido non c’è nessuna risposta, ma suggestioni, evocazioni che spingono l’osservatore alla costruzione di una storia personale.

Le immagini sono prive di titolo, distinte solo attraverso una numerazione progressiva proprio per lasciare ad ogni spettatore la libertà di immaginare e riportare alla propria esperienza il significato dell’opera senza essere veicolati od indirizzati da una didascalia o indicazioni che ne rivelino il luogo o il momento in cui sono state realizzate.

Le fotografie, scattate in pellicola a colori senza l’ausilio di nessuna fonte luminosa oltre a quella specifica del luogo, sono il risultato di lunghe esposizioni alle quali Hido affianca un sapiente lavoro di stampa.

Home at night, #2609, Todd Hido

Nei lavori successivi, rimanendo nel solco di una narrativa estremamente sottile ed elegante, sposta la sua attenzione sugli interni delle abitazioni, spesso disabitati e spogli, e sul paesaggio. 

La serie Landscapes, scattata nell’arco di circa dieci anni, questa volta durante il giorno, è composta da una serie di immagini riprese attraverso il parabrezza dell’auto rigato dalla pioggia o appannato dal vapore. 

I luoghi ritratti appaiono trasfigurati, immersi, anche qui, in un’atmosfera indeterminata, magica ed evocativa insieme, secondo lo specifico del suo stile. 

Dinanzi alle sue opere, perciò, lo spettatore non è mai un osservatore passivo, bensì un critico impersonale e distaccato. 

L’autore, non svelando tutto, lascia sempre intuire un sommerso, una parte misteriosa, un enigma capace di trascinare il fruitore in territori personali, spesso inesplorati.

Le sue fotografie fanno parte delle collezioni permanenti di alcuni tra i più importanti musei d’arte, tra i quali: il San Francisco Museum of Modern Art, il Whitney Museum of Art e il Guggenheim Museum di New York.

Landscapes, #6097-4, Todd Hido

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Puoi visitare il suo sito ufficiale cliccando qui.

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