Con questo articolo, il primo di una serie di tutorial, vorrei fare un po’ di teoria sul mondo audio, e in particolare sulla gestione di audio per i videomaker.

Per tutti i filmmaker l’audio è una cosa tanto importante quanto a volte sottovalutata.

Perché spesso la gestione dell’audio viene sottovalutata?

Perché spesso e volentieri chi lavora nell’ambito video preferisce dare priorità e importanza a tutto quello che è il mondo visivo, per cercare di avere le riprese più fluide e perfette possibile.

Un focus del genere può portare a trascurare il comparto audio.

Tuttavia un video senza un buon audio non sarà mai un video di altissima qualità!

Partendo da questo presupposto, iniziamo a parlare dell’elemento senza dubbio principale del mondo audio:

Il microfono

Tutte le fotocamere, mirrorless e videocamere hanno un microfono integrato.

Tuttavia molto spesso il microfono integrato non ha la qualità necessaria per avere una registrazione audio come potrebbe essere quella del video di questo articolo, per il quale ho utilizzato un microfono.

Dal punto di vista tecnico cosa fa un microfono?

Un microfono trasforma vibrazioni, segnale sonoro ed elettrico per poi rielaborare il tutto in maniera digitale.

Questo segnale elettrico quindi passa fisicamente dal microfono.

In quali categorie si suddividono i microfoni?

I microfoni possono dividersi in due grandi macro categorie:

  • Microfoni dinamici – Che non hanno necessità di un’alimentazione; sono microfoni che molto spesso si vedono in ambito musicale per microfonare voci e/o strumenti musicali che vanno ad alto volume
  • O microfoni a condensatore – Alimentati internamente o esternamente (phantom) direttamente tramite cavo
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Un microfono a condensatore Supercardioide

I microfoni utilizzati dal 90% dei videomaker sono a condensatore.

Noterete che tutti questi microfoni hanno o una pila interna o la necessità di avere una alimentazione esterna.

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Teoria Audio: Cosa è il diagramma polare o polar pattern?

Il polar pattern rappresenta la visione dall’alto della copertura del microfono.

Nell’immagine il microfono è posizionato al centro.

Il polar pattern di un microfono può presentare varie forme.

Prima di vedere i vari polar pattern, facciamo un po’ di storia sui microfoni

I primi microfoni sono nati come:

  • Omnidirezionali
  • Oppure come Microfoni a 8

Entriamo nel dettaglio di queste due tipologie.

L’omnidirezionale è un diagramma semplicissimo che dà la copertura di tutta l’area; ovviamente non sarà mai un 360° perfetto, perché c’è sempre una piccola parte che è meno recepita.

Gli altri microfoni sono quelli a figura a 8 (con il diagramma polare bidirezionale): immaginiamo quindi un 8 in cui c’è tanta ricezione di audio davanti e dietro, mentre quella ai lati è minima.

Queste sono le prime due figure polari dell’audio.

In seguito la tecnologia ha permesso di sommare il bidirezionale e l’omnidirezionale, per creare un nuovo polar pattern che possiamo definire ibrido.

Parliamo del cardioide, chiamato così per la sua forma che ricorda il cuore umano

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Come si nota dall’immagine, questa tipologia ha una grande ricezione audio davanti, mentre dietro è quasi completamente annullata.

Poi da questo nascono ulteriori sottoinsiemi:

  • Subcardioidi – Che presentano una figura omnidirezionale ma con un minimo di direzionalità
  • Ipercardioidi – diagramma in cui è molto più ristretta l’area laterale
  • Supercardioidi – area laterale ancora più ristretta rispetto all’ipercardioide

Poi esistono anche dei microfoni altamente direzionali che permettono di recepire solo un’area.

In quel caso molto spesso sono stati fatti prendendo spunto dalla forma a 8 e limitando, con dei meccanismi particolari, il segnale che può entrare da dietro.

La suddivisione tra microfono dinamico/condensatore e il diagramma polare sono le cose principali da sapere su un microfono.

Conoscendo questi due elementi è possibile andare ad approfondire e scoprire quali sono i microfoni più utilizzati nel mondo del video!

Ti è piaciuto questa piccola teoria sul mondo dell’audio e dei microfoni?

Non perderti il prossimo tutorial.

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