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Prove sul campo: Godox 860II

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Quando devo eseguire un ritratto su commissione devo valutare diversi aspetti, non ultimo dove eseguire gli scatti.

Non c’è sempre una regola da seguire, molto spesso è il soggetto stesso che, indirettamente, mi fa propendere per una scelta piuttosto che una altra.

Ho da sempre abbracciato la filosofia della comodità e della versatilità, ma ancora oggi, dopo diversi anni, mi stupisco di quanto sia comodo e creativo poter disporre della luce giusta, al momento giusto e in qualsiasi posto.

Qualche giorno fa ho eseguito dei ritratti per Manuela e, dopo aver fatto due chiacchiere con lei, ho valutato che il luogo più idoneo al lavoro era proprio la sua abitazione.

Sia per motivi pratici, sia “emotivi”: chi non è abituato a farsi fotografare si trova più a suo agio in posti che conosce bene.

Il Godox 860II e il suo trasmettitore X1t , assieme alla Staffa S e il sofbox pieghevole 60×60 mi hanno permesso di creare, da zero, un perfetto kit ritratto.

Un kit che ho utilizzato sia all’interno dell’abitazione, sfruttando le allegre pareti colorate della casa, sia in esterno in un capanno di legno, mescolando luce naturale e artificiale.

La cosa eccezionale è che sta tutto in una borsa, o in uno zaino (stativo a parte, ovviamente) e questo rende le possibilità di scatto davvero infinite.

La batteria al litio del V860II, poi, non fa rimpiangere sistemi di illuminazione a rete elettrica: la carica dura tantissimo e le prestazioni non calano mai.

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