L’ormai leggendaria “Call” del calendario Pirelli non poteva non avere tra i suoi protagonisti anche il genio di Helmut Newton

La storia che accompagna questo lavoro è, però, molto diversa dalle altre.

Nel 1985 Pirelli Italia affida a Newton, fotografo affermato e conosciuto nel settore per il suo stile unico ed inimitabile, la Call del calendario 1986.

La casa non pone alcun vincolo creativo all’autore a parte l’obbligo di mostrare il prodotto in ogni scatto.

Newton inizia a scattare le prime immagini a Montecarlo, città in cui risiedeva, per poi spostare la location in Italia, più precisamente nella campagna toscana.

H. Newton - The Call Calendario Pirelli 1985

Costretto ad abbandonare il set per motivi familiari, il lavoro venne ultimato dal suo assistente con la collaborazione di Manuela Pavesi, stylist di Vogue.

Il lungo e travagliato lavoro non venne però dato alle stampe ed il calendario del 1986 ospitò, invece, le fotografie dello statunitense Bert Stern.

Non si conoscono bene i motivi per cui vennero scelte le immagini di Stern.

É probabile che la Pirelli UK, avendo gestito le edizioni del Calendario sin dalla sua nascita nel 1964, non volle accettare il lavoro che Pirelli Italia aveva commissionato a Newton, senza averli peraltro consultati oppure semplicemente perché le immagini di Stern risultarono più aderenti allo spirito ed allo stile di quegli anni.

Le fotografie di Newton rimasero negli archivi della nota casa di pneumatici fino al 2014, anno in cui la Pirelli decise di pubblicare il lavoro per celebrare i 50 anni del famoso Calendario.

Tra le immagini che compongono il lavoro, quella scelta ci mostra in primo piano una giovane donna, dallo sguardo deciso ed ammiccante, nell’atto di avvicinarsi ad una costosa automobile sportiva.

H. Newton - The Call Calendario Pirelli 1985

La modella porta con sé una valigia, esteticamente simile alle valigie di cartone, tacchi alti ed un mini abito leggermente sollevato.

L’automobile posta a destra ci lascia intravedere, attraverso l’apertura dello sportello, il braccio di un uomo che indossa un abito elegante.

La strada, costeggiata da cipressi, ci conduce, attraverso un orizzonte leggermente inclinato, verso il fondo dell’immagine, senza però mostrarci o darci indicazioni rispetto a ciò che si cela oltre il visibile.

L’intera scena è osservata da un divertito contadino rappresentato nel compimento delle quotidiane faccende lavorative.

L’immagine si presenta in un bianco e nero piuttosto morbido grazie alla luce naturale diffusa e con una buona profondità di campo in grado di mostrarci nei dettagli l’intero campo inquadrato.

La composizione, giocata sull’intersecarsi delle diagonali, rende l’immagine molto dinamica costringendoci a muovere velocemente lo sguardo attraverso i suoi elementi principali.

Il punto di vista ribassato amplifica la figura femminile rendendola, come nella maggior parte delle sue immagini, imponente e decisa nella sua azione.

I paesaggi del Chianti, con le lunghe strade costeggiate da cipressi, i casali in pietra, i borghi, diventarono, per il fotografo, luoghi ideali per fondere una certa immagine di italianità legata al cinema neorealista ed alle sue protagoniste femminili con il glamour erotico dei suoi scatti.

Si condensano, in questa immagine, molte delle peculiarità dello stile Newton:

  • L’utilizzo di location esterne
  • Lo stile glamour ed elegante
  • La predilezione per la rappresentazione della società ricca ed alto borghese
  • L’immagine della donna forte, protagonista della scena
  • Il vezzo degli orizzonti inclinati

Curiosità:

Calendario AleXsandro Palombo x H. Newton

Nel 2014 venne dato alle stampe anche il calendario di AleXsandro Palombo nel quale Marge e Homer Simpson diventano ironici protagonisti di alcuni scatti iconici firmati Newton.


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