Ti è mai capitato di imbatterti in fotografie dai colori strani e dall’aspetto onirico, quasi fiabesco e chiederti come fossero realizzate?

Si tratta della fotografia in infrarosso, una particolare tecnica fotografica, ed in questo articolo, insieme a Domenico Addotta, cercheremo di fare una breve introduzione.

Domenico, tra i suoi tanti interessi, è anche un esperto di questa tecnica e per questo gli ho chiesto di raccontarci il suo approccio e introdurci in questo mondo.

D: Affronto con piacere questo discorso perché, sebbene mi occupi di fotografia da 30 anni, mi sono appassionato a questa tecnica da ormai molto tempo.

Il mio approccio, come per molti, è avvenuto in maniera totalmente casuale.

Mi sono imbattuto in immagini che per la loro peculiarità hanno catturato subito la mia attenzione e curiosità: ho cominciato quindi a documentarmi, a cercare guide, a provare.

Mi piace definire la fotografia a infrarosso come uno sguardo nel mondo invisibile.

Hai presente l’arcobaleno? Ecco, diciamo che è una chiara rappresentazione delle lunghezze d’onda che il nostro occhio riesce a vedere.

In particolare percepiamo quelle che vanno dai 400nm fino a 700nm, dal viola al rosso, mentre l’infrarosso è la luce che supera i 700nm.

Scatto fotografia Infrared

Chiaramente, anche i nostri dispositivi, come smartphone, fotocamere e videocamere sono costruiti per catturare le stesse lunghezze d’onda del nostro occhio.

Per far questo, i costruttori montano un filtro “IR Cut” che restringe il range delle frequenze percepite dal sensore delle fotocamere.

Rimuovendo questo filtro, la fotocamera diventa Full Spectrum, cioè percepisce l’intero spettro di frequenze ma, considerando che è necessario un intervento di modifica sul sensore ed un certo costo, possiamo considerare questo come un eventuale step successivo.

Per chi vuole approcciarsi alla fotografia infrared senza modificare la camera può utilizzare dei filtri appositi da montare sull’obiettivo.  

Qui viene la parte difficile: ovviamente per un risultato ottimale è necessario utilizzare un filtro di elevata qualità.

Io mi sono trovato particolarmente bene quando ho provato il filtro Kase Infrared IR720.

Fotografia IR - Introduzione e tecniche - Infrarosso

Ho anche fatto un test scattando prima con questo filtro poi con una camera modificata sulla stessa lunghezza d’onda: i risultati erano perfettamente identici, denotando l’elevata qualità di questo prodotto.

Inoltre, trattandosi di filtri particolarmente scuri, i tempi di scatto sono molto lunghi ed è quindi inevitabile l’utilizzo di un treppiedi.

La fotografia a infrarosso trova una grande applicazione negli scatti paesaggistici, conferendo colori e atmosfere surreali, dall’alto contrasto e dal fascino magnetico.

Ma non solo: modificando il sensore della fotocamera si abbattono i tempi di scatto e allora ecco che si addice anche alla fotografia di matrimonio o di ritratto.

Ci sono tanti altri utilizzi che possiamo fare con la fotografia IR, basta solo sperimentare!

M: Ecco, ringrazio Domenico per la veloce introduzione a questa affascinante tecnica fotografica.

Se vuoi approfondire l’argomento ti consigliamo la lettura del libro “Guida pratica per la fotografia infrarosso: Impariamo a fotografare il mondo invisibile” di Domenico Addotta, giunta alla sua terza edizione.


Tu conoscevi già questa tecnica fotografica? Facci sapere cosa ne pensi scrivendoci nei commenti!


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