Con l’avvento e la possibilità di libero accesso a ogni forma di APR (comunemente chiamato Drone) negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione anche della fotografia aerea.

Tant’è che nei concorsi fotografici più rinomati e gettonati è diventata una vera e propria categoria fotografica.

Questa diffusione del drone naturalmente ha dato la vita ad un insieme di nuove regole da rispettare.

Ma, effettivamente, è così semplice fotografare con un Drone? Soprattutto su ambienti “complicati”?

DRONE–Nuove-Regole

Assolutamente no.

Proprio per l’incremento di droni negli ultimi anni è sempre più frequente vedere in parchi / zone protette o semplici punti d’osservazione fotografica il cartello di “divieto di volo per APR”.

Questo incremento di controlli e regole è stato causato da un uso improprio di questi strumenti video-fotografici.

Questo ha portato a redigere dei regolamenti e far intervenire l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che a partire dal mese di Luglio obbligherà ogni possessore di APR sia per uso amatoriale che professionale ad essere in possesso dell’attestato di pilota di APR per Operazioni Non Critiche.

Questa regolamentazione, bisogna ammetterlo, ha sicuramente portato l’ordine che tanto bisognava avere nella fotografia aerea.

Infatti più e più volte abbiamo assistito a passaggi di droni sopra le nostre teste come se niente fosse, magari da parte di qualche inconscio operatore, anche durante le nostre sessioni fotografiche.

Con questo regolamento invece, dopo aver superato l’esame per pilota APR, bisognerà volare esclusivamente nelle zone indicate dal sito D-Flight.

La zona assomiglia a una vera e propria torre di controllo, in modo tale da non correre il rischio di volare in zone dove ci sono assembramenti di persone / parchi nazionali  e zone a rischio.

DRONE–Nuove-Regole

Proprio riguardo i Parchi Nazionali, dimenticate completamente di poter volare con il Drone senza che nessuno vi possa dire qualcosa

Qualora vogliate fare una ripresa in qualche parco nazionale, dovrete prima chiedere l’autorizzazione all’Ente Parco interessato e successivamente all’ENAC.

Così facendo, almeno, non rischieremo più di assistere a scene di Droni che disturbano gli animali in zone protette (come successo già in passato).


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