“Due vite si ritrovano davanti alle rispettive ambiguità.
L’una vive colorando la realtà con le tinte del sogno, l’altra trasformando il sogno in realtà.
La scoperta di quei mondi interiori sconosciuti culminerà in un ballo mascherato in cui le categorie saranno stracciate per fare spazio alla sregolatezza e alla liberazione dei sensi.
Al risveglio, le due si scopriranno sconvolte e orfane del precedente equilibrio ma con la speranza di poter intraprendere una strada diversa, forti della nuova consapevolezza acquisita.
Nessun sogno è mai solamente un sogno.”
Nel ventre della madre, insieme, due cuori all’unisono, la vita si è moltiplicata! Nella morbida danza dell’origine ci distinguiamo a malapena, protette e accolte da un “guscio” comune.
Un destino e contemporaneamente due destini, una data e contemporaneamente due date: una magia!
La vita avanza, i percorsi divergono: un’origine unica, un sentire profondo ma scelte che costruiscono la diversità, l’autonomia. Autonomia non distacco, simbiosi non abbandono, simili non uguali.
Il legame ritorna forte, incontenibile nei momenti più bui e in quelli che aprono a nuovi momenti felici.
Sogni, desideri, progetti, direzioni divergenti e convergenti, accomunano un percorso di due binari…incomprensione: anch’essa parte della vita, quasi impossibile da affrontare quando il cuore è “condiviso”. ALT, non si può infrangere il cuore!
Io e l’altro: in ogni momento il riflesso interiore di una presenza, muta ma profonda. Il legame della vicinanza che si proietta nell’ascolto, intimo mai invasivo che sa di donare conforto.
Le parole fluiscono e imbrigliano paure e tensioni espresse in una rete salvifica che le annulla, le dissolve per creare nuove energie…
Un sostegno vicendevole, indiscusso nei piccoli e grandi momenti dell’esistenza, quando il vuoto sembra prevalere sulla pienezza del domani.
Il domani, il futuro costruiti sulla certezza di non essere mai soli, di poter contare su di un costante contatto di emozioni coinvolgenti.
Un legame indissolubile.
Un’autonomia ricercata ma consapevolmente non voluta.
Specchio l’uno dell’altra per il mondo, mondi diversi per se stessi.
Un legame incontenibile nei momenti più bui Un percorso di due binari
ALT! Non si può infrangere il cuore
Una presenza interiore muta ma profonda
Il legame dell’ascolto
Quando il vuoto sembra prevalere
Un’autonomia consapevolmente non voluta
Mondi diversi per sé stessi
Doppio Sogno – racconto fotografico
Francesca Salina, anno 1994. Ritengo che ci siano infiniti modi di vedere il mondo. La fotografia è il mezzo che mi permette un’espressività libera e personale. Amo l’arte in tutte le sue forme e il contemporaneo come stimolo alla riflessione. Mi sono laureata in Fotografia presso IED – Istituto Europeo di Design. Attualmente collaboro alla produzione di un film nel gruppo Brixiart.