Dopo averti parlato di Annie Leibovitz qui, adesso andiamo ad approfondire un suo scatto iconico: i ritratti alla Regina Elisabetta II.

Quando si guarda un ritratto di Annie Leibovitz, la prima cosa che colpisce è la forza del soggetto, la sua presenza intensa e partecipe.

I suoi, sono ritratti posati, studiati, ma hanno sempre qualcosa di vero, di autentico.

Sia quando ritrae personaggi conosciuti che quando ritrae persone comuni, la fotografa statunitense riesce a coniugare, in maniera impeccabile, messa in scena ed intimità e a creare ritratti emotivamente potenti e singolari.

La Leibovitz, pur lavorando spesso in studio, predilige il ritratto ambientato.

I luoghi, con il loro carico di vita e di ricordi, per la fotografa sono di fondamentale importanza nella restituzione del soggetto e della sua storia personale.

Molti personaggi celebri hanno affidato alla sua maestria momenti e tappe importanti delle loro vite e della loro carriera. 

Tra questi, uno dei più iconici e conosciuti della nostra epoca: la Regina Elisabetta II.

Ritratto Ufficiale della Regina Elisabetta II, 2007, Annie Leibovitz

La Leibovitz ha fotografato la sovrana in due importanti occasioni della sua vita.

La prima, nel 2007, per celebrare l’ottantesimo compleanno, la seconda nel 2016 per festeggiare i novant’anni.

Si tratte di due serie molto diverse tra di loro.

Nella prima, la Regina appare nella sua veste più formale, indossa abiti ufficiali ed è ritratta in un luogo di rappresentanza all’interno di Buckingham Palace.

Nella seconda i ritratti hanno una veste più familiare.

Nel libro “At work”, l’autrice parla lungamente del servizio del 2007 raccontando tutte le fasi della realizzazione degli scatti.

La fotografa, come sempre usa fare prima dei suoi servizi, aveva fatto una serie di ricerche e aveva trovato di grande ispirazione i ritratti realizzati da Cecil Beaton alla regina madre nel giardino.

La Leibovitz avrebbe voluto fotografare la sovrana in un contesto più informale: in compagnia dei suoi amati cavalli o nel giardino del Palazzo, ma nessuna delle due opzioni ottenne l’autorizzazione.

Alla fotografa vennero concessi solo 25 minuti per realizzare gli scatti costringendo lei ed i suoi assistenti ad un meticoloso lavoro di preparazione del set in modo da poter sfruttare al meglio il tempo a disposizione.

La sovrana, ritratta nella White Drawing Room di Buckingham Palace indossa abiti ufficiali (anche molto pesanti) ed accessori dal valore simbolico, apparendo in una posa molto classica figlia di una solida tradizione ritrattistica reale.

L’ambiente sontuoso ed elegante fa da cornice al corpo avvolto dal lungo mantello che occupa buona parte del primo piano del fotogramma creando un movimento morbido e ricercato.

Elisabetta II, posizionata a destra sul terzo del fotogramma, è illuminata da una luce laterale che, scemando all’interno della sala a mano a mano che ci si allontana dalla fonte luminosa, lascia alcune parti dell’ambiente in sottoesposizione.

La Regina rivela, in questo ritratto ufficiale, tutta la sua forza carismatica mostrandosi, nonostante l’età, come presenza influente ed autorevole.

La Regina Elisabetta con i suoi nipoti e pronipoti più piccoli, 2016, Annie Leibovitz

La formalità dello scatto appare ancora più evidente se confrontata con il servizio fotografico commissionato alla Leibovitz nel 2016.

Qui, la Regina, circondata dai suoi affetti più cari, appare nella sua veste più intima e confidenziale.


Tu cosa ne pensi dei ritratti di Annie Leibovitz alla Regina Elisabetta II?

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