Dalle prime fotografie scattate in una base militare delle Filippine fino ai ritratti più conosciuti ed iconici, Annie Leibovitz ha percorso gli ultimi 40 anni di storia della fotografia lasciando la sua impronta originale in ogni settore.

Nata a Waterbury, Connecticut, nel 1949, trascorre la prima parte della sua vita in varie località trasferendosi continuamente da una base militare all’altra a causa del lavoro del padre, un ufficiale della marina.

L’amore per l’arte e la fotografia le vengono trasmessi dalla madre, una ballerina professionista, appassionata di fotografia, che amava ritrarre i momenti personali e intimi della famiglia.

Rientrata negli Stati Uniti la Leibovitz si lascia alle spalle la vita precedente e decide di dedicarsi al mondo dell’arte. 

A. Leibovitz, Leonardo di Caprio con cigno, 1997

Si iscrive all’Istituto d’arte di San Francisco dedicandosi in primo momento alla pittura, ma la abbandona molto presto per dedicarsi totalmente alla fotografia.

La sua carriera inizia in maniera quasi casuale con l’invio alla redazione di Rolling Stone di una sua immagine scattata durante una manifestazione a San Francisco contro la guerra nel Vietnam.

La fotografia piacque molto e finì in copertina.

Da qui in poi la Leibovitz inizierà una lunga collaborazione con la rivista che la porterà, nel 1975, in viaggio per tutti gli Stati Uniti al seguito dei Rolling Stones come fotografa ufficiale.

La collaborazione col Magazine si conclude nel 1983 a favore di altre importanti testate quali Vogue e Vanity Fair, riviste con le quali la Leibovitz raggiungerà l’apice del suo successo realizzando alcuni dei ritratti più iconici e conosciuti dei nostri tempi.

Annie Leibovitz, John Lennon e Yoko Ono, 1980

Molti dei personaggi più importanti e celebri della nostra epoca, appartenenti al mondo dello spettacolo, della politica, dello sport hanno posato davanti al suo obiettivo:

  • Un giovane Leonardo di Caprio avvolto da un cigno
  • Whoopi Goldberg che scivola in una vasca piena di latte
  • Demi Moore col pancione in mostra
  • John Lennon nell’ultima fotografia prima della tragica morte

Ancora: Barack Obama, la Regina Elisabetta II fino ad arrivare all’ultimo contestato lavoro sui coniugi Zelensky comparso su Vogue questa estate.

Il servizio è stato bersaglio di numerose critiche sia per la scelta dei tempi di pubblicazione, considerata inopportuna vista l’attuale situazione politica in Ucraina, che per la tipologia di immagini patinate.

Nel 2008 realizza il Calendario Lavazza, per l’edizione dell’anno successivo, e nel 2016 quello Pirelli, per il quale aveva già lavorato nel 2000 producendo per quell’edizione la sua prima serie di nudi.

Il ritorno al Calendario Pirelli nel 2016 è molto diverso.

Il lavoro è privo di nudi ed incentrato su donne, di tutte le età, che hanno raggiunto importanti traguardi nella vita sociale e professionale.

A- Leibovitz, Patti Smith, Calendario Pirelli, 2016

Il servizio è composto da 13 ritratti in bianco e nero scattati nel suo studio newyorkese.

Le protagoniste di queste immagini sono ritratte nella loro unicità e bellezza, senza manipolazioni ed artefatti, accompagnate solo dalla loro intensa personalità.

Le immagini di Annie Leibovitz, pur attraversando settori diversi, conservano alcune caratteristiche comuni.

L’attenzione alla composizione, ai volumi, al rapporto cromatico tra gli elementi sono sempre presenti nelle sue opere.

Le sue sono fotografie ben studiate, accattivanti, di immediata fruizione sia quando si parla di ritratti, nei quali i soggetti appaiono sempre a loro agio anche se in situazioni inusuali o grottesche, sia nelle fotografie di moda o pubblicitarie nelle quali il colore ed i cromatismi alterati fanno da cornice a scenografie complesse e fantasiose.


Come al solito, a breve, uscirà l’articolo di “Fotografia Iconica” su uno degli scatti di Annie Leibovitz.

Continua a seguirci!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui