Positivity
Γ un pomeriggio di agosto, in una Bergamo baciata dal sole.
Ad aprirmi la porta cβΓ¨ Alessandra, una ragazza ventiseienne, preceduta da uno dei cani piΓΉ allegri che abbia mai visto: Dea.
Alessandra vive nella stessa casa dei propri genitori e di suo fratello minore, ma in unβala staccata: la taverna.
Non è sempre stato così, è stata una soluzione di emergenza.
A marzo 2020, in un pomeriggio tranquillo, Alessandra non riesce piΓΉ ad inspirare correttamente.
Prova a misurarsi la saturazione polmonare con unβapplicazione sullo smartphone e scopre di essere ben al di sotto dei normali parametri.
Decide subito di isolarsi dal resto della famiglia
Nel momento in cui viene fatta questa scelta, Dea Γ¨ un cucciola di solo 6 mesi.
Alessandra comincia a stare male, febbre alta che non scende con niente, Γ¨ fortemente debilitata.
I suoi genitori riescono a farle fare una lastra: polmonite.
Chiedono subito di poter fare il tampone
Dea Γ¨ lβunico essere vivente con cui Alessandra possa interagire fisicamente ed Γ¨ proprio lei a starle vicino di notte, a leccarle il viso quando la vede triste, a strapparle un sorriso con questa coda che dondola continuamente a destra e sinistra, piena di aspettativa e di entusiasmo come solo un cucciolo puΓ² essere.
Le giornate sono lunghe, faticose, ci sono giorni in cui Alessandra si deve trascinare per arrivare in cima alle scale dove sua madre le ha lasciato il pranzo o la cena, consapevole che Γ¨ lβunico aiuto che puΓ² dare alla figlia, oltre a parlare con i medici.
Il tampone arriva a metΓ aprile 2020, ma risulta non attendibile: Alessandra Γ¨ sotto antibiotici che nessuno le aveva detto di interrompere.
Il tampone Γ¨ negativo
Maggio, i primi raggi di sole. Alessandra comincia a stare meglio, riesce a camminare, a far giocare Dea sempre piΓΉ a lungo in giardino, le sale ancora la febbre, di tanto in tanto.
Dopo due settimane senza sintomi Alessandra e la sua famiglia si rivedono e poco dopo fanno tutti il test sierologico: Alessandra risulta avere gli anticorpi, i suoi familiari no.
Isolarsi Γ¨ stata la scelta giusta
Cominciano le visite dal pneumologo, con una capacitΓ polmonare ridotta del 30%.
Ma Alessandra non demorde: tutti i giorni va a camminare con Dea, la porta a giocare, nonostante il dolore al petto e la debolezza fisica.
Ad agosto 2020, cinque mesi dopo lβinizio del suo calvario, Alessandra ha recuperato quasi il 100% della sua capacitΓ polmonare.
Racconta tutto questo con grande calma, poi guarda Dea, e mentre sorride osservandola dice
βmi ha salvato la vitaβ
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