La sfilata di Francesca Liberatore ha chiuso la Milan Fashion Week con uno show all’interno di una storica scuola pubblica nel centro di Milano.
Gestire le produzioni della moda non è mai semplice perché occorre trovare soluzioni creative per accogliere quanto più possibile, sia la visione della stilista, sia le problematiche connesse all’allestimento di una sfilata all’interno di luoghi spesso destinati a tutt’altra funzione.

In oltre dieci anni di collaborazione con Francesca Liberatore il team di Visual Crew ha imparato a gestire situazioni “impossibili”, almeno agli occhi di chi è abituato a gestire la luce con grande precisione.
Adattare alle esigenze di uno show di moda strutture come sale cinematografiche, chiese sconsacrate (come quella di San Carpoforo a Brera), piuttosto che le piscine dei Bagni Misteriosi o l’auditorium del conservatorio di Milano, non è possibile, non tanto per ragioni tecniche quanto piuttosto organizzative.
È il fattore tempo il primo problema
Di solito si hanno a disposizione complessivamente 5 massimo 6 ore per installare tutto, fare le prove, preparare le modelle, fare la sfilata e sgomberare, ripristinando lo spazio per il suo utilizzo originale.
Tralasciando il fatto che intorno a uno show che dura 15 minuti scarsi ruota un’organizzazione complessa che deve garantire anche aspetti tecnici fondamentali come linee elettriche adeguate per supportare il lavoro di MUA e hair stylist.
La sfida più complessa è capire come garantire la miglior luce possibile alle decine di fotografi e videomaker che dovranno immortalare gli abiti e le modelle durante i dieci minuti e poco più della durata della sfilata.
Ancorché le questioni di illuminotecnica, i primi aspetti da gestire sono quello della sicurezza e delle dimensioni.

Nel caso della sfilata di quest’anno infatti, oltre a modelle, truccatori, hair stylist, team di produzione e fotografi accreditati, il ristretto spazio dei corridoi della Scuola hanno ospitato un pubblico di circa 700 persone.
È necessario garantire la possibilità di vedere bene lo show ma anche quella di non rischiare di farsi male inciampando nei cavi di rete per lo streaming video piuttosto che in quelli necessari a fornire alimentazione elettrica alla regia.
Per questo ogni altro apparato deve necessariamente essere wireless e l’uso delle soluzioni Nanlite ci permette da alcuni anni di dormire sonni tranquilli e garantire, anche laddove sembrerebbe impossibile le condizioni di illuminazioni migliori per fotografare e riprendere l’intero show.
Come detto, quest’anno Francesca Liberatore ha presentato la sua collezione all’interno dei corridoi di una scuola storica del centro di Milano costruita nei primi del Novecento secondo i criteri dell’epoca.
Grandi finestre per dare luci agli ambienti, pavimenti con decorazioni del periodo e nel complesso un bel colpo d’occhio ma anche numerose difficoltà per garantire una buona illuminazione.
Le luci Nanlite in azione durante la Milan Fashion Week 2025
Visto che non era possibile mettere pannelli sulle finestre e illuminare ex novo ogni ambiente della passerella, ci siamo concentrati solo sulla “copertura” delle aree di shooting, disposte intorno alla regia all’incrocio dei due corridoi percorsi dalle modelle.
Con due coppie di luci COB Nanlite (Forza 500B II e FC-300B) siamo riusciti a garantire una potenza sufficiente a catturare con precisione i dettagli dei ricami degli abiti sul corridoio più lungo e scenografico.
Una seconda coppia di luci aveva il compito di schiarire i visi attenuando l’effetto della lue solare che entrava lateralmente dalle vetrate, lasciando così ai fotografi uno spettro creativo più ampio con la possibilità di scattare anche alcuni tagli più evocativi.
Oltre alla qualità della luce, del sistema Forza apprezziamo da tempo altri fattori che talvolta possono sembrare marginali ma che non lo sono affatto come il peso e l’ingombro ridotto di questi prodotti.
Quando si gestisce la produzione foto e video di un evento che di fatto viene allestito e smontato nel giro di poche ore anche il tema dei volumi e dei pesi non è niente affatto trascurabile.
Si ringraziano per le foto: Stefano Camba, Federico Bernini, Simone Di Padova e Leonardo Novelli
Grazie ad Amedeo Novelli per aver portato le luci Nanlite alla Milan Fashion Week 2025!