Questo progetto nasce come ricerca sull’abbandono edilizio in Calabria, nel 2015.

La Calabria, così come altre Regioni soprattutto del Sud Italia, ha una bellezza naturale invidiabile, che però deve fare i conti con la mano dell’Uomo.

È successo per la casetta in riva al mare di Falerna (CZ), che oggi non esiste più, portata via dalle onde.

È successo per un pontile rimasto abbandonato e trasformato in ecomostro a Lamezia Terme (CZ), così per lo stadio della stessa Lamezia.
È successo a Nocera, il cui lungomare è crollato.

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Il lungomare di Nocera

La stessa sorte vale per Cleto (CS), un delizioso borgo in collina che avrebbe bisogno di cure per poter tornare a splendere.

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Il borgo di Cleto

L’Italia è ricca di questi borghi, se tenuti con cura sono fonte di ricchezza e orgoglio per gli abitanti.

Ci sono altri esempi di abbandono edilizio, non solo in Calabria, è una situazione drammatica, più o meno presente a seconda dei territori.
Poi ci sono casi come l’Abbazia di Corazzo, a Carlopoli (CZ), per la quale è in atto un programma di recupero.

L’abbazia viene colpita da due terremoti, uno nel 1783 e uno nel 1806, e nel 1808 viene soppressa.

Da qui inizia la spoliazione del patrimonio artistico, tra cui il portone, l’altare maggiore, le due acquasantiere, sei candelabri, quattro altari minori, statue di Santi, lo stemma, l’organo e un altorilievo in marmo.

Tutto ripartito tra chiese di zona.
Ridare vita a questi luoghi diventa un lavoro importante, regala una luce molto diversa a luoghi che meritano di essere visti al massimo delle proprie possibilità.

Concludo dicendo che questo tipo di documentazioni non sono atte a svilire un luogo, sono invece importanti per fare l’opposto, perché se ci sono situazioni in cui è possibile e importante mettere mano la prima necessità consiste nel far sapere che esistono e che hanno bisogno della mano di quell’Uomo che in precedenza le ha abbandonate.


Questo articolo sull’abbandono edilizio in Calabria fa parte della rubrica di storytelling, trovi qui l’indice e gli altri racconti fotografici.


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Mi chiamo Giorgia Pagani vivo e lavoro su Milano. Ho conseguito la laurea in fotografia presso l’Istituto Europeo di Design nel 2017. Da settembre 2017 ho iniziato a lavorare per diversi studi fotografici realizzando contenuti visuali per brand come Ca’ del Bosco, Amazon, EX-OTAGO, Marco Mengoni. Nel 2018 ho partecipato alla mostra collettiva WeAreDrops con la foto “La casa Fantasma”. Inoltre, sempre dal 2018 lavoro per la realizzazione e la post produzione di scatti ecommerce e ADV.

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