Home Cultura fotografica Rinko Kawauchi: Il quotidiano e la meraviglia

Rinko Kawauchi: Il quotidiano e la meraviglia

1241
0
Rinko-Kawauchi_grandi-fotografi-contemporanei

Osservando le immagini di Rinko Kawauchi non si può fare altro che rimanere incantati e chiedersi perché una piccola rana, un’anguria, uno stormo, un raggio di luce, elementi che abbiamo costantemente sotto i nostri occhi, attraverso il suo sguardo, acquistino un’aura nuova ed inaspettata.

La sua visione poetica ed autentica della fotografa è fortemente radicata nello Shintoismo, un’antica religione giapponese, secondo la quale alla base di tutti fenomeni ci sono i Kami, spiriti o essenze divine che dimorano in tutte le cose.

Questa religione offre una visione del mondo in cui l’intima connessione tra il sacro e il quotidiano celebra la bellezza e la sacralità della vita in ogni suo più piccolo accidente.

Rinko Kawauchi: Biografia, studi e stile

r-kawauchi_untitled-from-the-series-utatane-2001

Nata a Shiga nel 1972, dopo la laurea presso la Seian University of Art and Design nel 1993, la Kawauchi lavora per un’agenzia pubblicitaria occupandosi principalmente di graphic design e fotografia.

Questa attività, grazie al confronto con professionisti del settore, le permette di imparare molto in entrambi gli ambiti consentendole, successivamente, di approcciarsi in maniera consapevole a quello che era il suo desiderio: la pubblicazione di un libro personale.

Un desiderio coronato nel 2001 con l’uscita, nello stesso anno, di tre libri: Hanako, Utatane e Hanabi.

Il mondo di Rinko Kawauchi è fatto di piccole cose, di piccoli avvenimenti, di dettagli, di bagliori.

Una luce morbida e carezzevole avvolge i soggetti svelandone, per un breve istante, l’essenza.

Nelle sue fotografie appare tutta la bellezza e la fragilità della vita composta, più che da fatti, da trame che rimangono invisibili ai nostri occhi.

Il suo sguardo è privo di sovrastrutture, si posa sul mondo con gli occhi innocenti e puri di un bambino capace ancora di stupirsi davanti ai misteri della vita.

L’artista, per produrre le sue immagini, utilizza spesso una macchina di formato 6×6:

“La mia macchina fotografica preferita è la Rolleiflex. Il motivo per cui mi piace così tanto la Rolleiflex è perché ogni suo aspetto, la morbida qualità dell’obiettivo, la sensazione nella mia mano, il clic dell’otturatore, è perfetto.”

I suoi lavori non partono da progetti precostituiti, ma si costruiscono nel tempo attraverso analogie simboliche, richiami formali, relazioni cromatiche.

Rinko stampa le immagini realizzate e le dispone sul pavimento alla ricerca degli accostamenti e delle connessioni che daranno poi vita alla sequenza destinata all’impaginazione.

Tra i suoi lavori più significativi:

  • Utatane (2001), una parola giapponese che indica lo stato tra veglia e sonno, un viaggio attraverso i momenti effimeri della vita quotidiana, presentati con un approccio quasi documentaristico.

Le immagini, caratterizzate da tonalità delicate, immerse in un’atmosfera sognante, trasmettono un senso di intimità e di calore.

  • Cui cui(2005), un diario di famiglia profondo e toccante della vita personale dell’artista e dei suoi affetti più cari.

Il lavoro, durato 13 anni, è una lunga istantanea in cui sono raccolte scene di famiglia, attività ordinarie e momenti di passaggio, nascita, matrimonio, morte.

  • Illuminance(2011), un’esplorazione sui temi di luce e ombra, vita e morte, attraverso la delicatezza e la bellezza del mondo naturale.

Le immagini, che spaziano da paesaggi a dettagli in cui compaiono piante e animali, riflettono una profonda contemplazione dell’esistenza e del suo significato.

  • Ametsuchi (2013), letteralmente “cielo e terra”, è un libro che segna una svolta nel linguaggio dell’artista.

Il lavoro ritrae una pratica tradizionale utilizzata in agricoltura che consiste nella combustione ciclica dei terreni prima di procedere a nuove semine.

La serie, realizzata con una macchina di grande formato, ha un approccio più distante e concettuale ed alterna immagini di paesaggio e costellazioni, quasi astratte, a quelle di rituali e cerimonie religiose evocando la connessione tra mondo reale e spirituale.

r-kawauchi_untitled-2-from-the-series-ametsuchi

L’artista, insignita nel 2023 del prestigioso Sony World Photography Awards’ Outstanding Contribution to Photography, ha esposto i suoi lavori in numerose gallerie e musei nazionali ed internazionali tra i quali il Museum of Contemporary Art di Tokyo, l’Aperture Gallery di New York, la National Portrait Gallery di Londra.

Attualmente vive e lavora a Chiba.


Tu conoscevi già Rinko Kawauchi ed il suo stile fotografico? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto!

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui