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Intervista a Daniele Massaccesi: La luce nel cinema secondo il DOP di Matrix Resurrections

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Durante la Fiera della Fotografia di Caserta abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Daniele Massaccesi.

Con oltre 35 anni di esperienza nel mondo del cinema, Daniele ha lavorato come operatore per alcuni tra i più grandi registi della storia: Martin Scorsese, Steven Spielberg, Woody Allen, Ridley Scott, Antony Minghella, Antoine Fuqua e le sorelle Wachowski.

Un percorso costruito sul set, apprendendo da veri maestri dell’immagine.

Negli anni ha preso parte in progetti come Direttore della Fotografia imparando a gestire l’illuminazione del set.

Daniele Massaccesi, “un fotografo che fa 24 fotografie al secondo”

Nel corso dell’intervista, Massaccesi ha ribadito un concetto a lui molto caro: il Direttore della Fotografia è, in fondo, un fotografo che lavora con il movimento.

Facciamo 24 fotografie al secondo“, afferma, sottolineando il legame profondo tra fotografia e video.

La sua visione è chiara: la tecnica deve essere al servizio dell’emozione e del racconto.

La rivoluzione della luce LED nel cinema

Uno dei temi più interessanti affrontati da Daniele Massaccesi è stato il cambiamento epocale portato dalla tecnologia LED nel mondo dell’illuminazione.

Se un tempo per girare anche una semplice scena era necessario un imponente apparato tecnico — tra luci a incandescenza, alimentazioni complesse e gruppi elettrogeni — oggi un giovane filmmaker può iniziare a creare senza un eccessivo dispendio economico.

Potrebbero bastare, persino, un semplice PavoTube o un Nanlite Forza 60.

La tecnologia ha democratizzato il cinema“, spiega, “permettendo a chiunque abbia creatività e passione di esprimersi e, soprattutto, sperimentare“.

Un aneddoto: Anche la più piccola luce può fare la differenza

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Daniele ha raccontato un aneddoto curioso: su un recente set cinematografico, per illuminare il volto di un attore di fronte a un computer ha scelto di utilizzare una PavoTube II 6C.

Per chi non la conoscesse si tratta di una luce estremamente compatta e accessibile, qui puoi trovare un articolo per farti un’idea.

Aveva la dimensione perfetta per simulare la luce dello schermo“, racconta, “e con l’app Nanlink siamo riusciti a controllarla al meglio, anche se non era compatibile con DMX“.

Un esempio concreto di come la creatività possa superare i limiti tecnici.

Massaccesi ha voluto anche elogiare l’atteggiamento di aziende come Nanlite, che ascoltano attivamente i feedback dei professionisti.

L’azienda ha, infatti, aggiornato i PavoTube II 6C in seguito a segnalazioni, rendendola compatibile con il sistema DMX e dimostrando attenzione alle esigenze dei DOP.

Qui, l’articolo di presentazione dei Nanlite PavoTube II 6XR, compatibili con DMX e con molte altre funzioni avanzate.

La morbidezza della luce: scelta tecnica ed estetica

Infine, parlando del suo approccio all’illuminazione, Daniele ha sottolineato la sua preferenza per i pannelli LED, capaci di “avvolgere” i soggetti e creare ombre morbide e graduali.

Anche nei film drammatici oggi si cerca una luce più sfumata, più morbida“, afferma.

A seconda delle esigenze, i pannelli possono essere usati diretti o con accessori come bounce o diffusori, ma sempre con attenzione al controllo dell’ambiente.

Daniele Massaccesi è un esempio di come esperienza, passione e continua sperimentazione possano – e devono – convivere nel lavoro del Direttore della Fotografia.


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