Scegliere la luce LED giusta, se sei un fotografo o un videomaker, può essere un compito arduo, specialmente considerando la miriade di opzioni disponibili sul mercato oggi.

In questo articolo esploreremo i parametri chiave da considerare nella selezione delle luci LED per assicurarti di prendere decisioni informate.

Quando valutiamo le luci LED in ambito fotografico o video, è essenziale valutare la loro qualità in base a parametri specifici.

Per far questo è necessario saper interpretare la resa cromatica ossia quanto naturali appaiano i colori degli oggetti illuminati da una fonte luminosa.

Di questi indici, ti parlo qui sotto di quelli più importanti, senza entrare troppo in tecnicismi.

Come scegliere una luce LED in ambito foto e video:

Indice di Resa Cromatica – Color Rendering Index (CRI)

L’Indice di Resa Cromatica (CRI) è uno dei più antichi sistemi di misurazione utilizzati per valutare la fedeltà cromatica delle fonti luminose rispetto all’occhio umano.

È una scala da 0 a 100 che valuta la capacità di una sorgente di luce bianca artificiale di visualizzare accuratamente il colore.

Inizialmente, misurava la fedeltà basandosi su otto tonalità specifiche, successivamente estese a quindici.

Sebbene il CRI sia probabilmente l’indice più utilizzato, mostra alcuni limiti come: la media aritmetica delle misurazioni e la trascuranza dei livelli di saturazione.

CRI_Color-Rendering-Index

Indice di Coerenza dell’Illuminazione Televisiva (TLCI)

Il TLCI, o Television Lighting Consistency Index, rappresenta un’evoluzione del CRI, concentrato sulla fedeltà cromatica rispetto ai sensori delle telecamere anziché alla percezione umana.

Anche in questo caso si tratta di una scala da 0 a 100 dove un valore compreso tra 85 e 100 non richiede alcuna correzione e due luci possono integrarsi comodamente tra loro, un valore tra 70 e 85 richiede un intervento di correzione semplice mentre tra 50 e 70 un intervento complesso.

Per far questo, l’indice utilizza le 18 patch colore di un classico Color Checker ed essendo questo un riferimento colore per la stampa, molti le considerano inadatte per tale misurazione.

Pur essendo ampiamente adottato, il TLCI ha altre limitazioni: prima tra tutte l’utilizzo di telecamere datate rispetto alle moderne tecnologie dei sensori.

Indice-di-resa-cromatica

TM-30

Il TM-30 rappresenta un significativo avanzamento nella misurazione della qualità della luce.

Offre una valutazione più completa basandosi su 99 patch, invece degli 8 colori iniziali del CRI, inclusa la fedeltà cromatica e i livelli di saturazione.

Il suo calcolo è molto complesso ma il TM-30 fornisce una valutazione molto più accurata della qualità della luce.

Solo le fonti di luce che hanno un’elevata somiglianza con la luce del giorno o con l’illuminante standard, su tutto lo spettro, otterranno un punteggio maggiore di 90 o 95.

Indice di Similarità Spettrale (SSI)

ssi

Infine l’SSI confronta le caratteristiche spettrali di diverse fonti luminose, consentendo confronti e valutazioni obiettive di compatibilità.

È nato per escludere dal protocollo di test sensori e osservatori, così da ottenere valutazioni quanto più possibile oggettive e assolute.

Misura la similarità tra le fonti luminose, facilitando la selezione di soluzioni luminose adatte a varie applicazioni.

Il valore SSI di una luce è sempre indicato con accanto, tra parentesi quadre, il riferimento all’illuminante utilizzato per il confronto.

Ad esempio un valore SSI 70 [3200K] segnala che la luce analizzata ha un indice di fedeltà pari a 70 in relazione all’emissione spettrale di un corpo nero a 3200°K.

Un illuminatore con un SSI inferiore a 70 probabilmente riprodurrà colori visibilmente alterati rispetto a quelli ottenuti con l’illuminazione di riferimento.

Conclusioni:

La selezione della luce LED giusta implica la considerazione di vari parametri per garantire prestazioni e qualità ottimali.

Comprendendo le sfumature di CRI, TLCI, TM-30 e SSI, prenderai decisioni informate e scegliere soluzioni luminose che soddisfino le tue esigenze specifiche.


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