Dopo averti parlato della Canon EOS R7, oggi torniamo con un nuovo test sul campo sulla più piccola delle mirrorless APS-C con innesto RF, la Canon R10.
Questa fotocamera rappresenta l’entry level della gamma EOS R e va ad ampliare l’offerta catturando un ventaglio di pubblico molto ampio.
Con questa Mirrorless, Canon si rivolge sia a chi è agli inizi, sia a chi vuole un secondo corpo macchina affidabile, leggero e compatto.
Il mio primo sguardo si è concentrato subito sui materiali e sull’ergonomia.
Nonostante dia una buona sensazione di robustezza, il corpo macchina è composto in policarbonato misto a fibra di vetro.
Non mi piace molto la sensazione che restituisce ma, tenendo conto dell’ottimo prezzo, diciamo che possiamo chiudere un occhio.
Ciò che invece mi piace è che, sebbene le dimensioni siano molto compatte, l’impugnatura è solida e profonda.
La Canon EOS R10 mantiene il classico Family Feeling che caratterizza il Brand: i tasti si trovano tutti più o meno nella classica posizione.
Manca il rotellone e una scarsa possibilità di personalizzazione dei pulsanti ma niente che ne pregiudichi il suo funzionamento.
Abbiamo, poi: un mirino da 2.36 milioni di punti, un display completamente articolabile, un solo alloggiamento per schede di memoria di tipo UHS II.
La batteria è una LP-E17, diversa dalle altre fotocamere della serie EOS R, e si trovano già le batterie compatibili.
Infatti io per i test ho utilizzato una Patona (qui puoi trovare alcuni articoli) che ha la caratteristica di potersi ricaricare direttamente con un cavo USB-C.
A livello di connessioni, invece, sono presenti praticamente tutti gli ingressi principali, l’unica assenza che si fa sentire è l’ingresso jack per le cuffie.
Adesso iniziamo i test sul sensore della Canon EOS R10, iniziando con la resa ad alti ISO.
Ho fatto uno scatto all’ISO nativo pari a 100, e successivamente altri quattro: a ISO 1600, 3200, 6400 e 12800 confrontandoli poi con il file originale.
Ovviamente ho eliminato qualsiasi correzione del rumore, sia di luminanza che di crominanza, e devo dire che a 1600 ISO la resa è molto buona.
Nelle zone d’ombra compare un po’ di rumore ma è perfettamente gestibile, mentre a ISO 3200 la presenza di rumore si nota maggiormente.
A 6400 ISO abbiamo bisogno di intervenire in post produzione, comunque facendo attenzione a non perdere dettagli con interventi troppo pesanti è comunque gestibile, seppur al limite.
Di conseguenza, a 12800 siamo completamente fuori range.
Ripetendo il test in condizioni di bassa luminosità ambientale è emerso che il limite da non superare sono i 3200 ISO, oltre diventa ingestibile.
Testiamo adesso la gamma dinamica della Canon EOS R10:
In pratica ho scattato partendo da una triade espositiva ottimale con ISO nativo di 100 e sono andato a sovraesporre fino a 2 stop e sottoesporre fino a 5 stop.
In post produzione poi ho provato a recuperare i vari scatti e li ho confrontati con l’immagine iniziale per vedere come reagisce il sensore.
La sovraesposizione fino a due stop viene gestita molto bene, mentre in sottoesposizione recupera perfettamente fino a 4 stop.
In conclusione, una gamma dinamica di 6 stop, quindi un risultato per niente banale visto la tipologia di prodotto.
Poi ho testato un’altra proprietà importante per un sensore, ovvero l’invarianza ISO.
Lo ripeto per chi non sapesse di cosa si tratta: è l’assenza di penalità nel rumore se si schiarisce una foto in post produzione piuttosto che aumentare i valori ISO della fotocamera.
Questo risulta importante perché se in uno scatto ho delle zone molto scure posso intervenire senza perdere dettagli o modificare le alte luci.
Ottime prestazioni, invece, per quanto riguarda l’autofocus: Canon conferma prestazioni di altissimo livello anche su questa entry level con un tracciamento dei soggetti praticamente perfetto.
Ho testato anche la stabilizzazione, sia lato foto che video, e anche in questo caso abbiamo prestazioni di alto livello.
Il micromosso comincia a comparire, infatti, soltanto dal sesto stop in poi, quindi diciamo che garantisce almeno 5 stop di stabilizzazione.
Conclusioni:
La Canon EOS R10 è una fotocamera ideale per il suo scopo, cioè guidare il principiante a muovere i suoi primi passi nella fotografia oppure accompagnare il professionista che vuole un corpo più leggero e compatto.
È una fotocamera versatile, con tanti punti a suo favore, come il perfetto tracciamento dei soggetti, l’autofocus preciso ed estremamente rapido oppure la stabilizzazione.
Il sensore, pur essendo un Dual Pixel AF, ha delle prestazioni più che oneste ma che non fanno certamente gridare al miracolo.
Chiaramente, tenendo conto del suo prezzo, posso affermare che trovare qualcosa di meglio è veramente difficile.
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Salve, avrei da appuntare sul fatto che il family feeling io lo vendo solo nelle impostazioni del software. I comandi esterni sono scarsi e peggio posizionati rispetto alle reflex.
P.S.: la batteria è la stessa della RP a pieno formato, nonché di tutte le reflex entry level dalla 750d in poi.