La composizione cinematografica è uno degli strumenti più potenti a disposizione dei registi per raccontare una storia attraverso le immagini.
Spesso sottovalutata dal pubblico, essa gioca un ruolo cruciale nell’orientare l’attenzione dello spettatore, nel creare emozioni e nell’enfatizzare il significato di una scena.
Proprio come in ambito fotografico, anche nel cinema ha quindi la stessa rilevanza.
Ogni inquadratura è attentamente progettata per trasmettere informazioni visive, sia sul piano estetico che narrativo, e le scelte compositive possono influenzare profondamente il modo in cui una scena viene percepita.
Nel cinema, la composizione non riguarda solo la disposizione dei personaggi e degli oggetti all’interno dell’inquadratura, ma anche l’uso dello spazio, delle linee guida, dei colori e della luce.
Comprendere come funziona la composizione significa capire come il cinema racconta storie, anche senza l’uso delle parole.
Vantaggi della composizione cinematografica:
- Guidare l’attenzione dello spettatore: La composizione permette di dirigere lo sguardo verso i punti focali della scena.
Attraverso tecniche come la regola dei terzi o le linee guida, il regista indirizza l’attenzione su dettagli chiave, enfatizzando momenti cruciali della narrazione. - Creare un impatto emotivo: La disposizione degli elementi all’interno dell’inquadratura può influenzare l’emozione dello spettatore.
Simmetrie perfette possono suggerire ordine e stabilità, mentre composizioni sbilanciate possono trasmettere tensione, caos o disagio. - Sostenere la narrazione: Una buona composizione può aggiungere un livello di significato alla storia.
Attraverso l’uso dello spazio negativo, del contrasto o del punto di vista, la composizione può trasmettere idee, conflitti o relazioni tra i personaggi, senza la necessità di dialogo esplicito. - Enfatizzare il tema visivo del film: Alcuni film utilizzano la composizione come mezzo per sostenere un tema visivo ricorrente, come la solitudine, il potere o la bellezza.
Una composizione ben studiata può trasformare un’inquadratura semplice in una riflessione visiva più profonda.
Analizziamo la composizione fotografica di 5 film famosi:
Abbiamo preso 5 frame da 5 film famosi per analizzarne la composizione dell’immagine e spiegarti meglio quando detto finora.
#1 Roma
In questo frame notiamo una perfetta suddivisione geometrica dove un uso sapiente di spazi negativi e linee guida esattamente l’occhio dell’osservatore all’interno della scena, dando priorità alle varie situazioni.
#2 The Revenant
Qui, invece, possiamo notare una scelta insolita nella composizione, ossia l’utilizzo di un grandangolo per riprendere l’immagine.
Così, Inarritu e Lubezki, “rompono” le regole canoniche di composizione e vanno a complicarsi la vita non potendo isolare, tramite uno sfocato o un campo stretto, i punti di interesse.
È un modo per dare rilevanza al soggetto in primo piano ma anche per raccontare una storia che si svolge in secondo piano e che poi si rivelerà fondamentale con il proseguire del film.
#3 Il Padrino
Qui troviamo una composizione canonica, pulita, semplice ma che aiuta a raccontare una storia.
Abbiamo uno sfocato ed un’illuminazione che aiutano a risaltare e staccare il soggetto che è posto sul terzo di destra e lo sguardo rivolto a sinistra.
Questo è un modo per far comprendere che la tensione, l’attenzione del soggetto è rivolta nella parte “vuota” del frame, al di fuori del quadro.
#4 Blade Runner 2049
Parliamo del Blade Runner di Villeneuve e troviamo un’altra composizione molto particolare che “rompe” le regole dei terzi.
L’orizzonte è centrale, così come centrale è anche l’unico soggetto dell’inquadratura piuttosto che posizionato su uno dei punti di forza dell’immagine.
Un’immagine perfettamente simmetrica che racconta in pieno la solitudine del soggetto che si fonde quasi perfettamente con la sconfinata desolazione del paesaggio.
Se ci fai caso, è proprio questa perfetta simmetria ad esaltare queste caratteristiche.
#5 Animali Notturni
Altro grande film, altra grande composizione: il letto posto in diagonale, l’attrice posta non simmetricamente almeno non come ce lo immagineremo.
Tutto è nelle giuste proporzioni ma se tracciamo delle linee notiamo che è tutto storto, niente è in ordine, quasi a creare una sensazione di angoscia, di irrequietezza.
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