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Alec Soth e Sleeping By The Mississipi: Un reportage on the road

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Sleeping by Mississippi by Alec Soth

America è da sempre terra di viaggi infiniti.

Strade che attraversano il Paese da costa a costa, la mitica Route 66, i lunghi percorsi on the road che hanno alimentato miti e immaginari.

Dentro questa tradizione si inserisce Alec Soth, fotografo statunitense che ha saputo raccontare un’America diversa, fatta di intimità e fragilità.

Nel 2004 pubblica Sleeping by the Mississippi, uno dei libri fotografici più importanti della fotografia contemporanea.

Il progetto nasce da un viaggio lungo il fiume Mississippi, dalla sorgente fino al delta, e diventa una lente sulla vita quotidiana, sui paesaggi e sulle persone che abitano il cuore degli Stati Uniti.

Non ci sono immagini spettacolari, ma frammenti di realtà osservati lungo le rive del fiume.

Interni domestici, volti incontrati per caso, case isolate e spazi che parlano di solitudine e speranza.

Alec Soth

Alec Soth nasce nel 1969 a Minneapolis, nel Midwest americano.

Da ragazzo timido e introverso, cresce in un ambiente fatto di natura e piccole città, elementi che resteranno centrali nel suo sguardo fotografico.

Alec Soth Sleeping by the Mississippi. Charles. Vasa, Minnesota, USA. 2002. © Alec Soth Magnum Photos

Tra i riferimenti più forti c’è Diane Arbus, fotografa americana di origine russa, capace di dare dignità e voce a chi viveva ai margini.

Soth fotografa con una camera di grande formato, 8×10 pollici (20×25 centimetri), uno strumento che impone lentezza e attenzione.

Ogni scatto diventa quasi un rito, un tempo sospeso che si riflette nell’atmosfera delle sue immagini.

Al contrario della street photography, la fotocamera di Soth richiede l’uso del cavalletto e tempi lenti.

Il soggetto deve avere la pazienza di attendere mentre il fotografo sistema ogni dettaglio, un processo che rende la foto un rituale condiviso tra i due.

Lo stesso fotografo racconta che:

Credo che il mio imbarazzo metta le persone a proprio agio. Fa parte dello scambio.

In un’altra occasione sempre lo stesso fotografo racconta a proposito del suo metodo preferito per scattare fotografie.

Un vagare senza meta apparente, accogliendo tutto quello che arriva durante questo viaggio.

Mi sono innamorato del processo di scattare foto, di vagare alla ricerca di cose. Per me è come una sorta di performance. La foto è un documento di quella performance.

Con questo metodo è stato fatto Sleeping by the Mississipi.

Un viaggio tra paesaggio e ritratti

L’America di Soth non coincide con quella delle grandi celebrazioni storiche o della potenza economica.

È un’America fatta di piccole città, di motel solitari lungo la strada, di interni spogli e di persone incontrate in momenti di vulnerabilità.

Alec Soth Sleeping by the Mississippi Cemetery, Fountain City, Wisconsin, USA. 2002. © Alec Soth Magnum Photos

Le sue immagini raccontano un Paese che vive tra memoria collettiva e tempo presente, che restituiscono solitudine, malinconia e desiderio.

La curatrice Anne Wilkes Tucker ha scritto, a proposito di Sleeping by the Mississipi, che Soth allude a temi vasti e universali:

 Soth allude a malattia, procreazione, razza, crimine, apprendimento, arte, musica, morte, religione, redenzione, politica e sesso a buon mercato.

I principali temi che si riscontrano nel libro sono quindi:

  • La solitudine: molte fotografie mostrano persone sole, interni o spazi aperti vuoti, che rendono un senso di malinconia, intimità e introspezione.
  • L’identità del paesaggio: il fiume Mississippi diventa una linea narrativa, un filo rosso che collega luoghi e vite molto differenti tra di loro.
  • Gli Stati Uniti nascosti: le foto presentano ciò che spesso rimane in secondo piano rispetto all’immagine principale del paese americano.

Dal punto di vista tecnico, lo stile di Alec Soth si riconosce nella luce naturale, spesso morbida e avvolgente, nelle composizioni misurate e in un uso dei colori che richiama la memoria e la nostalgia.

Alec Soth Sleeping by the Mississippi. Peters houseboat. Winona, Minnesota, USA. 2002. © Alec Soth Magnum Photos

Nonostante la precisione formale, le sue fotografie conservano sempre un margine di imprevedibilità.

Durante il viaggio emergono incontri inattesi, dettagli surreali e momenti di sottile ironia che tengono le immagini in bilico tra controllo e casualità.

Sleeping by the Mississippi non è soltanto un libro fotografico, ma anche un racconto antropologico.

Le fotografie sembrano autonome, eppure sono legate tra loro dal ritmo del fiume che scorre come filo invisibile.

È un lavoro che parla di America, ma anche della condizione umana, dei legami fragili e delle storie minime che costruiscono un Paese.

Chiudo con un consiglio dello stesso Alec Soth, rivolto a chi vuole capire la propria strada nella fotografia:

Prova di tutto. Fotogiornalismo, moda, ritratti, nudi, qualsiasi cosa. Non saprai che tipo di fotografo sei finché non lo proverai.

Per approfondire:


E te? Ti piacerebbe fare un viaggio on the road senza meta con solamente l’obiettivo di scattare foto e raccontare storie?

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