In questo articolo voglio raccontarti della performance artistica “Spiritum” curata dal fotografo napoletano Enzo Truppo e dall’artista Alessandro Flaminio.
L’esibizione si è tenuta all’interno dei quattro giorni di UCOP 2022 che, come avrete capito, è stato fucina di numerose idee, spunti e riflessioni di cui parlare.
Ho conosciuto personalmente Enzo Truppo e, insieme al Team di Universo Foto, ci siamo impegnati nell’ottimizzazione dell’illuminazione.
Per rendere l’esperienza più immersiva ed emozionale, abbiamo utilizzato prodotti Nanlite sapientemente disposti per dare risalto ai soggetti.
Prima, però, chi è Enzo Truppo?
Fotografo napoletano, classe 1972, ha incontrato la sua ragione di vita, per fortuna o per destino, all’età di 14 anni.
Decide di trasformare la sua passione in una professione e a vent’anni apre il suo primo studio fotografico fino ad arrivare a quello che oggi tutti conoscono come Bottega Fotografica.
Si occupa di vari generi fotografici, uniti da un legame inscindibile che ha come collante l’emozione ed il piacere di emozionarsi.
La sua è una vera e propria ricerca antropologica, attraversando la sfera umana e concentrandosi sulla componente più intima e pura.
L’artista considera la fotografia come un viaggio continuo di luce attraverso le ombre.
Spiritum – Artistic Performance Experience
Spiritum è una performance insolita e dal forte impatto emotivo presentata, appunto, da Enzo Truppo e Alessandro Flaminio.
Quest’ultimo è uno dei nomi di spicco tra gli artisti contemporanei, attivo nella realizzazione di opere d’arte che spaziano dalla pittura alla scultura.
Dal connubio dei due maestri ne viene fuori un’esibizione dove la figura umana si fonde con con più discipline artistiche.
Attraverso pose, movimenti di danza, musica ed illuminazione sapientemente miscelati tra loro, il risultato che ne deriva si traduce in uno scatto fotografico potente ed armonioso.
Questo perché Enzo Truppo ricerca la Bellezza, la semplicità e, sebbene il contesto sia costruito ad arte, ricerca la spontaneità.
La spontaneità delle espressioni, dei movimenti e dei passi di danza dei ballerini, ma anche nello sguardo concentrato dello scultore intento a modellare la sua creazione.
Così l’esibizione si è conclusa con tutto il pubblico in piedi, a fotografare, felici di esser riusciti a catturare l’emozione, il patos, creato in sala.
Lo schema luci:
Partiamo subito dal concetto principale: disporre correttamente le luci fa la differenza.
L’uso sapiente dell’illuminazione valorizza la performance ed esalta il messaggio che si vuole veicolare.
Ho ascoltato Enzo Truppo, ciò che aveva in mente, come voleva realizzarlo e ci siamo messi al lavoro.
Con il Team Universo Foto ci siamo “armati” delle luci Nanlite che avevamo portato a Roseto degli Abruzzi per UCOP 2022 ed abbiamo posizionato i vari punti luce.
In particolare, l’artista voleva un’illuminazione dall’alto che illuminasse i due ballerini per evidenziare il senso divino della luce.
Per fare ciò ho utilizzato un Nanlite Forza 720 con softbox: per le caratteristiche del prodotto è bastato utilizzarlo ad una potenza veramente bassa.
Lo scultore, invece, doveva rimanere in secondo piano, senza catturare troppo l’attenzione ma comunque illuminato con un motivo che ricordasse un camino.
Ed ecco che entrano in scena ben due Nanlite Pavotube 30C che, utilizzati con l’effetto candela in modo asincrono, hanno reso perfettamente quell’atmosfera ricercata dal fotografo.
Infine, un Nanlite FS 60B, con una temperatura colore calda, faceva da luce di fondo.
Sicuramente non uno schema luci complesso ma che, nella sua realizzazione, devi comunque tenere in considerazione numerose variabili.
Prima fra tutte, come l’illuminazione viene percepita dal pubblico in sala; poi anche le dimensioni della sala, le contaminazioni luminose che possono provenire dall’esterno, senza dimenticare la sicurezza di tutto l’ecosistema di luci.
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