Home Recensioni Presentazioni prodotto Canon EOS R6 Mark III: La nuova ibrida di riferimento per foto...

Canon EOS R6 Mark III: La nuova ibrida di riferimento per foto e video

1
0
Canon EOS R6 Mark III

La Canon EOS R6 Mark III è finalmente realtà.

Dopo settimane di rumor e attese, Canon alza il sipario su quella che promette di diventare una delle mirrorless più complete e bilanciate della sua gamma.

L’abbiamo vista, toccata e provata in anteprima e siamo qui con Stefano Catalani, Product Specialist di Canon per dirti che questa fotocamera è molto più di un semplice “aggiornamento”: è l’evoluzione naturale della R6, portata a un livello di equilibrio quasi perfetto tra fotografia e video.

Costruzione e design: solida, familiare, ma con dettagli che fanno la differenza

La Canon EOS R6 Mark III mantiene un corpo macchina familiare, ergonomico e robusto, ma con alcune novità interessanti.

La prima che salta all’occhio è la luce tally, un dettaglio apparentemente piccolo che strizza l’occhio ai videomaker, indicando chiaramente quando la registrazione è attiva.

Sul lato tecnico trovi un connettore HDMI di tipo A, quello grande, che permette di registrare tramite recorder esterno in ProRes RAW.

E già questo ti fa capire che la macchina gioca seriamente nel campo video.

A livello di supporti, doppio slot di memoria: una CFexpress e una SD UHS-II, perfetta combinazione tra prestazioni e praticità.

Stesso mirino e display della generazione precedente, ma con la nuova batteria LP-E6P – la stessa della R5 Mark II – per garantire maggiore autonomia e compatibilità.

Lato fotografico: più risoluzione, stesso DNA Canon

Passiamo al cuore fotografico della Canon EOS R6 Mark III.

Qui arriva la grande novità: il sensore full frame Dual Pixel CMOS AF II da 32,5 megapixel.

Un salto importante rispetto ai 24 MP della R6 Mark II e ai 20 MP della prima R6.

Il risultato? File più ricchi di dettaglio, possibilità di crop più spinti e una flessibilità di post-produzione maggiore.

E se vuoi risparmiare spazio, puoi sempre scattare in C-RAW, dimezzando il peso dei file a circa 16 megapixel effettivi, perfetti per la gestione rapida o per la fotografia di reportage.

Raffica? Nessun compromesso: 12 fps in otturatore meccanico e 40 fps in elettronico, con un buffer capace di gestire fino a 150 file RAW consecutivi.

Insomma, azione, sport e wildlife sono pane per i suoi denti.

La sensibilità ISO arriva a 64.000, con una lettura minima di -6,5 EV: tradotto, messa a fuoco anche al buio pesto.

Stabilizzazione e prestazioni: precisione fino ai bordi

La stabilizzazione meccanica sul sensore è stata ulteriormente migliorata.

Canon dichiara fino a 8,5 stop di compensazione al centro e 7,5 stop ai bordi, secondo i nuovi standard CIPA.

Questo significa scatti nitidi anche in condizioni limite, con un’efficacia reale e uniforme su tutto il frame.

Ovviamente, la resa dipende anche dall’ottica RF montata, ma l’ecosistema Canon ormai conta oltre 50 obiettivi, quindi le possibilità sono praticamente infinite e per tutte le tasche.

Lato video: arriva il 7K RAW e l’Open Gate

Qui la Canon EOS R6 Mark III cambia marcia.

Grazie al nuovo sensore e alla scheda CFexpress, puoi registrare internamente in 7K RAW Light oppure in ProRes RAW via HDMI.

E non è tutto: la fotocamera supporta anche la registrazione Open Gate, un formato finora riservato alle cineprese professionali.

Perché è importante? Perché ti permette di registrare in un formato pieno che include sia l’area del 16:9 che quella del 9:16, perfetto se lavori per social e video verticali.

Puoi attivare le guide visive sullo schermo per orientarti durante le riprese e poi tagliare facilmente in post-produzione.

Il 4K, invece, arriva fino a 120 fps, e fino a 60p tramite oversampling dal 7K, con una qualità del file davvero impressionante.

Autofocus intelligente e riconoscimento volti evoluto

Canon porta sulla EOS R6 III il riconoscimento volto introdotto sulle top di gamma R3, R5 Mark II e R1.

Puoi salvare fino a 10 volti e far sì che la fotocamera riconosca automaticamente la persona da mettere a fuoco, anche in mezzo a una folla.

Un esempio pratico?

Fotografi un matrimonio: la macchina capisce chi è la sposa e le dà priorità automatica sull’autofocus.

Oppure, se lavori nel fotogiornalismo, puoi caricare un volto da un archivio e dire alla fotocamera chi deve “seguire”.

Esperienza d’uso e menù unificato

Un’altra novità importante: il menù è identico a quello delle altre fotocamere Canon di ultima generazione.

Se hai già usato una R5 Mark II o una R1, ti sentirai subito a casa.

C’è anche il nuovo sottomenù per la personalizzazione dei tasti, così puoi configurare la fotocamera in base al tuo flusso di lavoro.

La connettività è completa: Wi-Fi e Bluetooth di ultima generazione, per un workflow rapido e integrato con smartphone, tablet e app Canon.

Canon EOS R6 Mark III conclusioni: equilibrio perfetto tra fotografia e video

La EOS R6 Mark III non è solo un aggiornamento, ma una macchina pensata per chi vuole un corpo unico capace di ottime prestazioni in ogni contesto.

Foto e video convivono in perfetto equilibrio, con prestazioni che si avvicinano sempre di più alla fascia professionale.

Alta risoluzione, 7K RAW interno, Open Gate, raffica da 40 fps e un autofocus che riconosce i volti come un assistente personale: tutto in un corpo familiare e bilanciato.

Una fotocamera “ibrida” nel senso più nobile del termine – la degna erede di una linea che, generazione dopo generazione, continua a perfezionarsi.


Sul nostro blog di Universo Foto trovi approfondimenti e dettagli tecnici su tutte le novità Canon dedicate ai professionisti dell’immagine.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui